Natale e demenza: 12 suggerimenti per trascorrerlo con una persona affetta da demenza

Natale e demenza, un binomio che può creare molti momenti di tensione. Ho trovato questo articolo pubblicato da Alzheimer Italia e lo voglio riproporre qui perché i suggerimenti non sono mai in più quando si parla di demenza.

Ricordo che l’ultimo Natale di mia madre, Nina, decidemmo di festeggiarlo a casa sua. Pensammo che per lei restare nel suo ambiente fosse la cosa migliore, avremmo evitato  che chiedesse ogni cinque minuti di essere portata a casa. Così ci organizzammo, ciascuno portò qualcosa per il pranzo e così via.

Ci ritrovammo a casa sua, dopo pranzo lei si sedette sul divano, dove si sedeva sempre, a leggere la sua rivista, come leggeva sempre e poi, d’improvviso alzò la testa e disse: “Chi mi porta a casa?”

Non c’è mai un modo giusto o sbagliato di comportarsi, l’unica cosa che conta è essere loro vicini e ricordarsi che il loro mondo è completamente cambiato e richiede che anche noi cambiamo il modo in cui ci rapportiamo a loro.

Ecco i consigli di Alzheimer Italia nel caso in cui, nel periodo natalizio, ci sia in casa un ospite che soffre di demenza:

Se la persona è nelle prime fasi della malattia di Alzheimer…

inizialmente parenti e amici potrebbero non notare alcun cambiamento, anche se già la persona può avere difficoltà a seguire una conversazione o può avere la tendenza a ripetere parole o argomenti; la famiglia può aiutare nella conversazione con un atteggiamento paziente, senza interrompere o correggere e lasciando il tempo necessario perché la persona finisca i suoi pensieri.

Se la persona è nelle fasi intermedie o severe della malattia di Alzheimer…

possono essere già presenti cambiamenti significativi nella capacità cognitive rispetto all’ultima volta che un amico o un parente che giunge da fuori città lo ha visto. Questi cambiamenti possono essere difficili da accettare. Assicurarsi che gli ospiti ben comprendano che questi cambiamenti del comportamento e della memoria sono causati dalla malattia e non dalla persona e rispettare il modo di vedere della persona malata.

Preparare la persona malata all’arrivo dei familiari per le festività…

con decorazioni in casa e canzoni del tempo di Natale; chiedere ai parenti di registrare un video in cui si presentano prima del loro arrivo e creare un cartellone con il nome di ciascun componente della famiglia ed una loro foto con il velcro che si possa staccare e posizionare anche a tavola o portare indosso.

Fate solo ciò che si può ragionevolmente gestire…

se per le festività avete sempre invitato molte persone a casa, sarebbe opportuno prendere in considerazione un ridimensionamento verso il basso del numero di ospiti e della tipologia di pranzo.

Fate in modo che anche gli altri possano contribuire…

Si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di essere ospitati a casa di altri familiari o evitare i grandi raduni e organizzare visite più piccole di due o tre persone alla volta per tenere possibilmente lontano da eccessive fonti di stress non solo la persona malata ma anche voi stessi.

Se la sera e la confusione sono un problema (sindrome del tramonto)…

valutare la possibilità di cambiare la cena in un pranzo. Se è vostra tradizione festeggiare la sera, il consiglio è di mantenere la stanza ben illuminata e cercare di evitare qualsiasi stimolo, già a voi noto, che potrebbe attivare nella persona malata comportamenti di difficile gestione. Se la casa dovesse diventare eccessivamente rumorosa scegliere una stanza tranquilla o uscite a fare una passeggiata. Evitate di tenere accesa la tv durante il pranzo.

La persona malata può trovare conforto…

nel cantare vecchie canzoni della tradizione o sfogliare album di foto di famiglia. In base a come le abilità della persona lo permettono, la si può invitare ad aiutare nella preparazione del cibo, incartare i regali, decorare o apparecchiare la tavola. Questo si può tradurre in gesti molto semplici come pesare i vari ingredienti oppure tenere a portata di mano delle decorazioni che voi posizionerete al proprio posto.

Prestate attenzione alle decorazioni scelte…

Luci lampeggianti possono confondere o spaventare una persona con demenza mentre le decorazioni che sembrano cibo potrebbero essere scambiate per commestibili.

Anche durante i momenti di festa…

se possibile, mantenere una routine il più possibile normale aiuta a ridurre la confusione inevitabile che si crea durante le feste, come ad esempio organizzare anche il tempo per le pause e il riposo per tutti. Tenete a portata di mano materiale per semplici attività ripetitive che possono giovare a far riposare la persona: il dvd o film preferito, piegare fazzoletti, sgusciare arachidi o uscire a fare una passeggiata.

Un regalo adatto alla fase della malattia…

Importante che anche la persona malata possa ricevere un regalo adatto ed adeguato alla fase di malattia facendo attenzione alla scelta di regali inutilizzabili o addirittura pericolosi per una persona con demenza. Abbigliamento comodo, audiocassette di musica preferita, video e album fotografici possono essere i principali tra cui scegliere.

Il caregiver deve pensare anche a se stesso…

Ricordatevi anche di inserire nella vostra lista dei regali la possibilità di essere sostituiti nell’assistenza della persona con demenza. Se gli amici o la famiglia chiedono cosa si desidera per regalo, suggerire un buono-regalo o qualcosa che vi aiuterà a prendervi cura di voi stessi così come vi prendete cura della persona amata. Questo potrebbe significare pulizie o lavori domestici di servizio, assistenza di sollievo o tempo per riposo e relax.

E se il vostro caro con demenza è in una struttura…

Il periodo di vacanza è ancora una festa anche se è celebrata in una residenza sanitaria assistenziale. Vi consigliamo di parlare con il personale circa la programmazione per le festività e raccontare loro ciò che il vostro familiare gradisce maggiormente (piatti preferiti, tradizioni, canti, fotografie, etc…). E’ la vostra presenza che conta, le celebrazioni possono essere semplici.

Buon Natale.

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