7 passi per ridurre gli effetti del caldo estivo su un anziano con demenza
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2019 –
In queste calde giornate val la pena ricordare che i nostri anziani genitori affetti da demenza e che sono ancora autosufficienti o semi autosufficienti, sono maggiormente esposti ai pericoli di un colpo di sole. Ripubblico questo articolo con alcuni suggerimenti per dare loro un aiuto concreto.
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Immaginate gli effetti del caldo estivo su un anziano con demenza, se già l’afa può provocare affaticamento, vertigini e spossatezza in ognuno di noi.
Le temperature elevate causano uno stress al nostro organismo. Le lunghe esposizioni al sole possono provocare a un adulto in salute sensazioni di facile affaticamento, vertigini, difficoltà di concentrazione, riduzione del quantitativo di urine emesse, alterazioni del sonno, facile irritabilità e uno stato di agitazione e di disagio.
Pensiamo ora a cosa può accadere al fisico già fragile di un anziano affetto da demenza, magari molto avanti con l’età, che può essere solo o parzialmente solo, sempre più isolato da un punto di vista sociale, con la propria autonomia sempre più limitata e la necessità di assumere farmaci per una o più patologie. Su queste persone un caldo estivo improvviso e prolungato è un fattore di aggravamento di una situazione già fragile.
Il tuo genitore non sente il bisogno di bere
E’ la prima cosa da tenere sotto controllo.
Adesso il cibo glielo frullo. Deve mangiare poco e spesso, facile.
Deve bere molto, un’impresa. La dentiera non la mette più e il sorriso
le si affonda fra le labbra tirate.
Tratto da “Io sono Nina – Storia di una demenza senile
Il tuo genitore anziano se è già avanti con la malattia, non si accorgerà di stare male e anche se avverte un disagio non riuscirà a esprimerlo. Non avvertendo la necessità di bere è a rischio disidratazione e potrebbe avere scompensi della circolazione sanguinea. Insomma l’estate è il momento in cui gli anziani affetti da demenza, che magari vivono ancora da soli perché conservano un certo grado di autonomia, hanno più bisogno della nostra attenzione e vigilanza. Questa maggiore attenzione è importante anche per gli anziani che già vivono con la badante. La vigilanza e attenzione si deve, in questo caso, spostare sulla persona che li assiste, per assicurarsi che comprenda bene i rischi della disidratazione e che sia attenta a far bere il tuo genitore.
In caso di malattie croniche i rischi aumentano
Gli effetti del caldo estivo su un anziano con demenza si moltiplicano in presenza malattie croniche che rendono ancora più fragile le condizioni del tuo genitore anziano.
Particolarmente esposti sono gli anziani che soffrono di patologie che danneggiano i meccanismi di pompa del cuore (ischemia, infarti, aritmie, scompenso), che limitano la respirazione (broncopneumopatie), che alterano l’assetto della coagulazione e la densità del sangue (anemie), che turbano l’equilibrio dell’acqua e dei sali minerali (insufficienza renale), che rendono inefficienti i meccanismi della termoregolazione (diabete, ipotiroidismo).
Qui di seguito i sette passi per aiutare il tuo genitore anziano con demenza a combattere l’estate.
1. Prima di tutto cibo di qualità e giuste dosi di liquidi
Anche se il tuo genitore anziano affetto da demenza è ancora autonomo nel prepararsi i pasti, dobbiamo comunque controllate con discrezione cosa sta mangiando non solo in termini di quantità ma soprattutto della varietà del cibo. Il disagio che gli provoca l’afa potrebbe renderlo più irritabile, quindi la delicatezza deve essere massima. Cerca di capire se è in grado di scegliere le pietanze che vuole prepararsi, se è in grado di cucinarle in modo adeguato senza lasciarle mezze crude o bruciarle. Devi anche verificare che sia in grado di prepararsi un pasto adeguato alla stagione e alle sue capacità ad esempio, di masticazione.
Poi cominciano le azioni assurde. Come prendere dal freezer cibo per sfamare un reggimento anziché quello che serve per la cena.
Il primo pensiero è che sta invecchiando, il secondo, la quantità di roba che si butta via.
Allora mio fratello ogni mattina sceglieva dal freezer quello che lei avrebbe cucinato la sera.
Spesa salva, questione finita.
Tratto da “Io sono Nina – Storia di una demenza senile
Tieni conto che sono preferibili pasti piccoli e frequenti, se possibile bisognerebbe preferire il pesce alla carne perché più digeribile, è meno difficile da masticare ed è ricco di acidi grassi poliinsaturi.
Attenzione al cibo anche se c’è la badante
La stessa attenzione va posta anche se il tuo genitore vive con la badante. Assicurati che lei abbia ben presente la necessità di preparare dei pasti adeguati alla stagione e, soprattutto, che vari le pietanze per assicurargli una dieta equilibrata che contenga carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali, e fibre.
Se è straniera assicurati che segua la nostra dieta mediterranea e non prepari pasti della sua tradizione. La cucina dei paesi dell’est, ad esempio, è molto più grassa della nostra. Non lasciare in mano la cura alimentare del tuo genitore a estranei senza aver verificato che sappia preparare una pasta al pomodoro in modo corretto. Se le sue capacità in cucina non ti soddisfano, preparale un menu per la settimana e insegnale a cucinare le pietanze che hai programmato.
2. Fai attenzione se il tuo genitore accusa una perdita di peso
E’ un primo segnale di una dieta scarsamente varia. La conseguenza di mangiare sempre le stesse cose è il sottrarre all’organismo le vitamine di cui ha bisogno. Per noia, per solitudine gli anziani tendono a cucinare sempre gli stessi pasti o a saltarli.
Per dargli una mano, se non puoi essere presente durante il pranzo o la cena, puoi sempre richiedere al tuo comune se è attivo il servizio dei pasti consegnati a domicilio. Ti consiglio di informati del servizio presso il comune di residenza del tuo genitore per tempo perché spesso è soggetto a liste d’attesa. Nina, ad esempio, era in lista ma quando è arrivato il suo turno, il comune ha cancellato il servizio per mancanza di fondi.
3. Bere molto: un consiglio per tutti, ancor di più valido per il tuo genitore anziano
Uno degli effetti del caldo estivo su un anziano con demenza è la disidratazione. Il Ministero della Salute consiglia di bere molta acqua. Per il tuo genitore affetto da demenza è meglio che ti consulti con il suo medico di base per individuare qual è la quantità adeguata per lui anche tenendo conto delle sue patologie.
Il modo più corretto di bere è di farlo gradualmente nell’arco della giornata anche se non se ne sente la necessità. E questo può essere un punto dolente per il tuo genitore anziano, in primo luogo perché non è cresciuto con questa idea che si debba bere anche se non si ha sete e quindi introdurre questa nuova modalità può essere molto difficile. In secondo luogo nell’anziano con demenza non si può fare affidamento sulla memoria perché “si ricordi di bere” e nel sollecitarlo continuamente a farlo si può incorrere nella sua ira.
Invece che forzarlo a bere acqua, puoi variare preparandogli del tè da bere tiepido, facendogli qualche frullato di frutta (stando sempre attento a non esagerare per la questione del diabete che negli anziani è sempre in agguato).
Assicurati di escludere le bevande commerciali, sempre troppo ricche di zuccheri e spesso gassate.
Devi anche fare attenzione che il tuo genitore non assuma bevande troppo calde come minestre e brodi, perché hanno l’effetto di aumentare la temperatura corporea, quindi la sudorazione con la conseguente rapida perdita di liquidi. Sull’altro versante non deve bere bevande troppo fredde perché potrebbero causargli crampi e congestioni.
Ovviamente da evitare l’alcool, che aumenta la sudorazione, la sensazione di calore e la frequenza cardiaca.
4. Migliora la sua idratazione con frutta e verdura
Frutta e verdura contengono fino all’80% di liquidi e sono anche ricche di sali minerali, vitamine, antiossidanti e fibre, che, insieme all’acqua, consentono un buon funzionamento dell’apparato digerente.
A causa del rallentamento del metabolismo, molti anziani soffrono di stipsi quindi frutta e verdura forniscono loro le fibre per aiutarli anche per questo ulteriore problema della vecchiaia.
Ricorda anche che la stipsi peggiora con la disidratazione.
5. Evita le sue uscite nelle ore più calde, scegli il mattino
E’ inutile che tu ripeta al tuo genitore anziano con demenza che non deve uscire nelle ore più calde. Se gli viene l’impulso di uscire lo farà a dispetto degli effetti del caldo estivo su un anziano con demenza. Effetti da non sottovalutare perché il caldo uccide per davvero.
Per lo meno l’orario dalle 12 alle 17 deve essere bandito e devi trovare il modo di arginare la sue uscite per evitare che vaghi per ore sotto il caldo estivo, senza protezione dal sole e con abiti non adeguati.
Per non arrivare a rinchiuderlo in casa durante quell’orario, vedi se puoi organizzarti con i tuoi familiari perché a turno vi sia sempre qualcuno di voi a vigilare.
Ma estate non significa blindare in casa il tuo anziano genitore per timore del caldo. Le prime ore del mattino sono le più fresche e le più adatte per una buona passeggiata o per un giro all’aria aperta in carrozzina se non è più in grado di muoversi autonomamente. Anche in queste ore è preferibile proteggerlo con cappelli e occhiali da sole.
6. Abbigliamento fresco e condizionatore con moderazione per combattere il caldo estivo
Anche con l’abbigliamento puoi aiutare il tuo genitore con demenza a sentirsi più fresco. Scegli colori chiari e abiti in lino e cotone. Evita i tessuti sintetici che non lasciano traspirare la pelle e gli possono causare irritazioni di tipo allergico o pruriti. Il condizionatore, o meglio il deumidificatore, possono rendere più piacevole la sua casa. Dovrai scegliere dei modelli che puoi programmare per evitare che lo utilizzi in modo improprio.
Sia che viva da solo, sia che ci sia la badante assicurati che la sua abitazione venga arieggiata nelle ore più fresche del mattino. Nelle ore centrali della giornata invece meglio socchiudere le imposte esterne per evitare che gli ambienti si surriscaldano troppo.
7. Estrema attenzione alle medicine
Controlla sempre la regolare assunzione dei farmaci. L’abitudine è la migliore alleata del tuo genitore con demenza. Per Nina, ad esempio, preparare la tavola e mettere la pasticca per la pressione accanto al bicchiere era diventato un gesto automatico, almeno finché poteva gestirsi da sola.
Oltre ad assicurarti che i farmaci vengano assunti, e nel giusto dosaggio, devi verificare se il caldo estivo non stia modificando la sua condizione fisica. Se, ad esempio, il tuo genitore anziano assume farmaci per l’ipertensione, il caldo potrebbe avere anch’esso un effetto sulla pressione abbassandola eccessivamente. Confrontati con il suo medico curante e se noti eccessiva spossatezza avvisalo subito per un controllo e magari una modifica della terapia per la stagione estiva.