Disabilità a PresaDiretta
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2019 –
La disabilità è stata protagonista a PresaDiretta che nella puntata del 6 marzo ha mandato in onda un servizio sulla situazione della disabilità in Italia dal titolo “Lasciati soli”. L’inchiesta parte da un dato: tra i paesi europei l’Italia è in fondo alla classifica per fondi destinati alla disabilità, in media 8 euro al giorno. In questa situazione i disabili possono contare solo sull’aiuto dei familiari sulle cui spalle grava tutto il peso economico e psicofisico della gestione di bambini, ragazzi, donne, uomini, anziani.
La disabilità è un mondo che per tutti noi non esiste finché improvvisamente un evento, a malo modo, ci butta dentro in questa realtà fatta di persone gravemente ammalate, bisognose di tutto e completamente non autosufficienti. L’inchiesta di RAI3 ci fa compiere un viaggio dentro alle faticose giornate di queste famiglie che caparbiamente lottano per strappare ogni minimo diritto che dovrebbe invece essere garantito.
La non autosufficienza ci inquieta perché è là, innanzi a noi a dirci che non abbiamo potere sulla vita. Abbiamo elaborato un’etica per la quale l’handicap va sostenuto con attività e servizi, ma è una elaborazione che non ha messo radici, un’acquisizione figlia del nostro benessere, una sorta di mancia alla nostra coscienza che siamo pronti a elargire quando le cose vanno bene ma sempre a rischio di essere cancellata quando i conti non tornano.
Oggi la non autosufficienza è un affare di pochi, di coloro che ne sono coinvolti, di coloro che vi lavorano. Tutti gli altri vivono nella consapevole ignoranza di ciò che accade quando un giovane vigoroso rimane giovane ma perde il vigore, quando un vecchio diventa vecchio oltremisura, quando un gradino significa un passo per alcuni o un invalicabile ostacolo per altri.
Tratto da “Io sono Nina” – Storia di una demenza senile
Se non avete il tempo di vederlo tutto vi indico le parti inerenti agli anziani malati di demenza e Alzheimer: dal minuto 16:55 a 29:11.
Per quanto riguarda l’argomento su chi deve pagare la retta della casa di riposo, argomento che ho trattato di recente su questo blog, trovate le indicazione contenute anche nell’articolo di questo blog dal minuto 21:14.
Nel filmato si pone anche la questione del “Dopo di noi” per i genitori con figli gravemente disabili. E a 1:04:05, Gianluca Nicoletti giornalista e scrittore e padre di un ragazzo ventenne autistico grave, si chiede quello che già mi ero chiesta nel libro di Io sono Nina:
Li chiamiamo diversamente abili per evitare il temine handicappato, ma la nostra cultura, che giustamente ne difende la vita, non è diversamente disponibile alla loro esistenza.
Se davvero lo fosse li vedremmo nelle strade, nei tram, nei metrò, nelle scuole, al cinema con le loro carrozzine e il bavaglino anche se hanno trent’anni.
Tratto da “Io sono Nina” – Storia di una demenza senile
Perché quando affronti la disabilità la prima cosa di cui ti accorgi è come nel nostro quotidiano le persone disabili siano praticamente assenti. Consiglio a tutti di guardare la puntata sulla disabilità di PresaDiretta.