Le truffe agli anziani: un fenomeno in crescita
Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2020 –
Sono purtroppo in aumento le truffe agli anziani. Il 15% di tutti i raggiri compiuti nel nostro paese sono destinati alla popolazione anziana ed è un numero che non smette di aumentare. La cosa più odiosa è che i truffatori fanno leva da una parte sull’esigenza di socialità avvertita da molti anziani che vivono da soli e che spesso sono isolati anche dal contesto in cui vivono e dall’altra dall’affacciarsi della demenza che sebbene non sia ancora conclamata inizia a minare la difese naturali che una persona si è costruita nella vita.
A 96 anni fa arrestare chi l’ha derubata in casa
E’ successo a Milano lo scorso maggio. Usano la scusa che la figlia di un’anziana donna di 96 anni ha bisogno di soldi perché ha avuto incidente e la signora Ernesta Menapace non ci pensa un minuto a consegnare soldi e gioielli a chi si presenta davanti alla sua porta. Ma poi contatta i carabinieri e fa arrestare i truffatori:
Se informiamo i nostri vecchi sui pericoli delle truffe agli anziani, possono aiutarsi da soli anche quando i malviventi mettono in mezzo i figli “quando ho saputo che mia figlia aveva bisogno gli ho dato tutto pur di aiutarla”. Ma poi a Ernesta qualcosa deve essere scattato e ha chiamato i carabinieri che sono riusciti ad arrestare i truffatori.
Ma non sempre il vostro anziano genitore vi dirà della truffa
La vigilanza su nostri genitori anziani (mi ci metto in mezzo anch’io anche se loro non ci sono più, è il bello di scrivere questo blog) deve essere sempre massima.
Poi s’incrina la sicurezza.
Apre il cancello a chiunque, gente d’ogni tipo s’intrufola in casa.
I vicini ci avvisano. Mettiamo un cartello sopra il pulsante di apertura ‘Non aprire a gente che non conosci’.
Forse lo legge, prima di aprire a chiunque.
Allora stacchiamo il pulsante dalla corrente elettrica. Non può più aprire. In pratica è blindata in casa. Non se ne accorge. Il giardino con le margherite è tutto il suo mondo.
Tratto da “Io sono Nina – Storia di una demenza senile
Vivere in un quartiere dove le persone si conoscono da una vita e c’è una reciproca solidarietà, così come è accaduto a Nina, è senza dubbio un vantaggio. Ma anche in questo caso dobbiamo essere capaci di cogliere i piccoli segnali, le sfumature, i leggeri cambiamenti in casa che possono indicarci che sta succedendo qualcosa. Tenete conto che “interrogare” il vostro genitore può non portare a nulla, potrebbe aver dimenticato cosa è accaduto, potrebbe negare anche l’evidenza semplicemente perché si sente a disagio avvertendo in qualche modo di avere fatto una stupidaggine, rimanendo perciò doppiamente turbato. Magari il vostro anziano genitore è in quella fase iniziale della demenza dove ha la percezione che qualcosa stia cambiando in lui ma ancora non è evidente.
Sta dunque a noi essere attenti e sempre vigili.
Truffe all’acqua di rose di Nina: la proliferazione dei centrini da tavola
C’è stato un tempo, ad esempio, in cui in casa di Nina cominciarono a spuntare centrini, immagini sacre e altri oggetti che trovavamo ovunque. All’inizio non ci facemmo troppo caso, ma poi cominciammo a insospettirci. Fu così che scoprimmo che una donna si recava regolarmente a casa di mia madre per venderle questi oggetti e lei, non ricordando di averli già acquistati, altrettanto regolarmente li ricomprava.
In quel tempo aveva già una persona che il pomeriggio le faceva compagnia per qualche ora e questa “venditrice” l’aveva evidentemente tenuta d’occhio perché si presentava negli orari in cui Nina era da sola. Così mio fratello e mia sorella si alternarono per fare la “posta” alla “venditrice” e quando suonò nuovamente il campanello fu invitata con decisione a girare i tacchi per non incorrere in una denuncia. Si trattava di acquisti da pochi euro, ma fu evidente che la donna aveva capito la situazione e approfittava dello stato di Nina.
Esempi di truffe agli anziani: quando chi suona il campanello non è chi dice di essere
Falsi preti, falsi addetti del gas, falsi carabinieri, false telefonate di un congiunto in pericolo, falsi riscossori, il vile mondo della truffa agli anziani è sempre in fermento per trovare nuove modalità.
In genere queste truffe sono attuate in coppia, una persona ha il compito di stordire l’anziano con una parlantina veloce, suadente e decisa mentre l’altro fruga in casa.
Ecco alcuni esempi di truffe agli anziani:
La truffa del “pacco”
I truffatori si presentano a casa dell’anziano informandolo che devono effettuare la consegna di un pacco con della merce ordinata da figli o parenti. Il ritiro del pacco è ovviamente possibile solo dopo il pagamento di una somma, che l’anziano sborsa per non vedere più né truffatore né merce.
La falsa visita medica a domicilio
I truffatori, di solito almeno due, si presentano a casa dell’anziano dicendo di essere medici, o infermieri e che devono svolgere delle normali visite mediche a domicilio. In genere, mentre uno dei truffatori è impegnato con la persona anziana, un complice rovista nella casa alla ricerca di gioielli e denaro.
Il finto nipote, figlio o altro parente bisognoso di aiuto
E’ forse la più odiosa perché mette in uno stato di ansia la persona anziana. La truffa inizia al telefono, qualcuno si finge amico di un parente che ha urgentemente bisogno di una certa somma (una delle scuse è l’essere stato coinvolto in un incidente) e avvisa che passerà a ritirarla un avvocato (o altra figura che possa dare fiducia). Se l’anziano non ha la cifra richiesta l’interlocutore non si fa scrupoli a trattare.
La raccolta di offerte porta a porta
Ampia varietà di argomenti sulla raccolta di offerte porta a porta. Anche in questo caso i truffatori si presentano in coppia adducendo una raccolta fondi in favore di ragazzi con disabilità o altro. L’ente per il quale raccolgono fondi è in genere un ente conosciuto per le sue attività sociali e spesso i truffatori esibiscono falsi tesserini.
Gli addetti dell’Eni o altro servizio
In questo caso i finti addetti riescono a farsi aprire la porta inventando un pericolo imminente a causa di un guasto. Ad esempio una fuga di gas che può innescare una esplosione. Si presentano con falsi tesserini e vestiti di tutto punto e mentre uno impegna l’anziano, l’altro fruga in casa.
Addetti di vari enti 2, la scusa del bagno
Variante della truffa agli anziani perpetrata da falsi addetti. In questo caso a metterla in atto sono un uomo e una donna. Mentre il primo impegna la persona, la seconda chiede con gentilezza di andare in bagno, in realtà gira per la casa e fruga nei cassetti e armadi.
I consigli della Polizia di stato contro le truffe agli anziani: tutti insieme si può proteggerli meglio
Non sempre gli anziani hanno la fortuna di vivere in un quartiere in cui le persone ancora si parlano dai davanzali delle loro case. Ma anche là dove questa rete di “aiuto” non esiste si può crearla perché un anziano è più debole quando intorno a sé non ha nessuno di cui fidarsi e su cui contare sia esso un parente o un vicino.
Nel sito della Polizia di stato si trovano alcuni consigli rivolti agli anziani e a chi ne ha cura , ne riporto alcuni qui di seguito
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, a un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri. Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Ancora qualche consiglio lo puoi trovare nell’articolo con un video dei Carabinieri sulle truffe agli anziani.