Break free: dentro la vecchiaia c’è una vita intera

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio 2017

E’ il caso mediatico del momento, almeno per chi segue le vicende “internettiane”. Eugen Merher, giovane studente di una scuola di cinema tedesca, gira un breve video promozionale dal titolo “Break free” (Liberarsi) e lo propone alla  nota marca di scarpe sportive Adidas. Lo staff Marketing dell’azienda lo rifiuta, o meglio, come afferma lo stesso Eugen, non gli risponde neppure.  Il giovane regista pubblica il video nel suo canale Youtube e in breve diventa virale con oltre 5 milioni di visualizzazioni.

Perché ce ne occupiamo

In poco più di un minuto e mezzo il video dice molto di come si pensi generalmente la vecchiaia. La storia che racconta è quella di un ex maratoneta che non si rassegna alla noiosa routine imposta dalla casa di riposo in cui vive. Trova le sue vecchie scarpe da corsa e gli torna l’impulso di correre, ma la casa di riposo ha le sue regole e gli operatori sono lì per farle rispettare. Può sembrare un po’ eccessivo come viene dipinta la casa di riposo ma purtroppo la cronaca ci insegna come spesso la realtà vada ben oltre a quanto di peggio si possa immaginare.

Tra le pieghe del video si può leggere l’indifferenza con cui trattiamo i vecchi, l’isolamento in cui li releghiamo, la voglia di vita che ancora alberga in loro.

Il video racconta anche di come spesso la vecchiaia venga intesa nulla più come un tempo di attesa della morte, di come al vecchio si impongano regole che non sente sue, di come spesso ci si dimentichi della persona che è stato ritenendolo ormai parte di una categoria che non essendo più “attiva” non ha neppure il diritto di esprimere una sua idea, un suo progetto, una sua voglia di fare. E se qualcuno con caparbietà e con la complicità degli altri ospiti della casa di riposo ci riesce, lascia semplicemente sgomenti tutti noi.

Non svelo altro, gustatevi questo gioiellino che ci aiuta a ricordare che dentro quella persona che vediamo solo come un vecchio, c’è una storia, c’è una vita, ci sono i dolori e le gioie di un’intera esistenza e tutto questo merita rispetto, merita considerazione, merita ascolto.

Ecco perché ci piace questo video. E anche perché è girato da un giovane, perché  l’idea di vecchiaia è associata a un’idea di attività sportiva e di libertà. Ci piace anche per gli oltre 5 milioni di visualizzazioni, come a dire che non si deve avere paura di proporre qualcosa di diverso per relegare gli stereotipi in soffitta. Con buona pace dell’Adidas.

 

Un altro video pubblicato in “Storiademenzasenile” racconta con altrettanto garbo il senso di disorientamento e mortificazione causati dalla demenza.

 

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