Ospedale a domicilio: un vantaggio per tutti

Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2019

Con chi avrai a che fare per l’ospedale a domicilio:

  • Reparto ospedaliero in cui è ricoverato il tuo genitore
  • L’ASL del suo comune di residenza
  • Il Distretto Sociosanitario del suo comune di residenza

L’ospedale a domicilio è un servizio assicurato dal Servizio Sanitario Nazionale

Nell’articolo Quali sono i servizi per anziani non autosufficienti e autosufficienti?  ho elencato alcuni servizi di cui si può richiedere l’attivazione tenendo presente che possono variare da regione a regione e dalla condizione del vostro genitore.

Anche per quanto riguarda l’ospedalizzazione domiciliare ci sono differenze connesse alla gestione regionale per cui il dettaglio del servizio dovrà essere verificato con il Distretto sociosanitario o la ASL del comune di residenza del vostro genitore.

Nonostante queste differenziazioni si tratta di un servizio garantito dal nostro Servizio Sanitario Nazionale che cita:

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, percorsi assistenziali nel proprio domicilio  denominati “cure domiciliari” consistenti in un insieme organizzato di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita.

[…] è, dunque, un servizio compreso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in grado di garantire una adeguata continuità di risposta sul territorio ai bisogni di salute, anche complessi,  delle persone non autosufficienti, anche anziane, e dei disabili ai fini della gestione della cronicità e della prevenzione della disabilità.

Fonte : http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=139&area=Servizi_al_cittadino_e_al_paziente

L’ ospedale a domicilio significa avere a casa del tuo anziano genitore le prestazioni ospedaliere

In pratica si tratta di un servizio che porta l’ospedale direttamente in casa del paziente. Con l’ospedalizzazione domiciliare si garantisce al paziente un’assistenza a domicilio in cui vengono svolte tutte le prestazioni che avrebbe se fosse ricoverato in un ospedale.

Si differenzia dall’assistenza domiciliare integrata o A.D.I. per il fatto che la responsabilità della cura non ricade sul medico di medicina generale ma rimane in carico alla divisione ospedaliera nella quale il vostro genitore anziano si trovava ricoverato.

Vantaggi per tutti con l’ ospedale a domicilio

Quella dell’ ospedale a domicilio dovrebbe essere  una situazione win-win come dicono gli inglesi, ovvero dove tutte le parti coinvolte vincono:

  • il malato cronico che conserva un’assistenza qualificata ma può tornare a casa sua,
  • per la famiglia che non deve assumersi responsabilità che non le competono,
  • per il Servizio sanitario che riduce i costi di gestione della persona malata

L’importanza di informarsi: se non sapete non potete chiedere ciò che spetta al vostro genitore malato di demenza

Nel paragrafo precedente ho usato il condizionale perché purtroppo non ero a conoscenza di questo servizio all’epoca in cui sarebbe stato molto utile per Nina e doppiamente purtroppo nessuna delle istituzioni con le quali siamo venuti in contatto ce ne ha parlato.

Ecco perché non mi stancherò mai di dire che è fondamentale che vi informiate per tempo di tutto quello che potete fare per alleggerire le difficoltà dovute alla demenza senile del vostro anziano genitore e garantirgli sempre la migliore assistenza possibile.

Nel caso di Nina una ospedalizzazione domiciliare avrebbe potuto alleviare la fatica di continui ricoveri al pronto soccorso nei suoi ultimi mesi di vita, non saremmo arrivati a fare opposizione alle dimissioni ospedaliere (sebbene per fortuna bastò farsi vedere risoluti perché il primario indietreggiasse dai suoi propositi) e lei avrebbe avuto una qualità della vita un po’ migliore in quei suoi ultimi giorni.

Quali sono in servizi dell’ ospedale a domicilio

Come abbiamo detto, il servizio può variare da regione a regione ma in linea di massima il servizio garantisce:

  • 2 ore al giorno di presenza infermieristica;
  • una visita giornalierada parte di un medico dell’ospedale (o del medico generico, che si coordina con la divisione ospedaliera di riferimento);
  • la possibilità di essere costantemente in contatto con l’equipe ospedaliera;
  • la possibilità di visite specialistiche;
  • una segreteria organizzativa.

Per quali malattie e per quali pazienti si può attivare

Vi ricordo le differenze che ci sono da regione a regione, in linea generale l’ospedale a domicilio è attivato nel caso in cui il paziente sia affetto da:

  • malattie celebrali croniche
  • tumori
  • ischemie cardiache
  • malattie dei vasi sanguigni periferici
  • complicanze derivanti da lunghi periodi di immobilità

E’ inoltre una soluzione efficacie sia per i malati cronici anziani, che per i malati in fase terminale.

L’ ospedale a domicilio è anche un’alternativa alla lungo degenza per ridurne gli effetti negativi sull’anziano malato e favorire le dimissione dall’ospedale.

Chi è responsabile del servizio e quanto dura

L’ospedalizzazione domiciliare è gestita direttamente dalla struttura ospedaliera tanto che la cartella clinica rimane aperta come se il vostro anziano genitore fosse ancora ricoverato in ospedale. Laddove ce ne sia bisogno, prevede anche l’assegnazione di attrezzature come piantane per la flebo, erogatori di ossigeno, ausili per le funzioni fisiologiche e così via.

In media il servizio di “ospedale a casa” ha una durata di 60 giorni e nel momento in cui le condizioni del malato cronico si sono stabilizzate può essere sostituito da un programma di Assistenza domiciliare integrata.

Chi richiedere il servizio di ospedalizzazione a domicilio

Dato che l’ospedale a domicilio è in genere successivo a un ricovero ospedaliero è di norma il reparto in cui il tuo genitore anziano non autosufficiente  è ricoverato ad attivare il Distretto Sociosanitario per effettuare tutte le verifiche.

Quanto costa il servizio

Anche in questo caso bisogna sempre fare riferimento al luogo in cui il tuo genitore affetto da demenza è residente. In genere le prestazioni domiciliari sono a carico del Servizio sanitario  nazionale mentre i costi per l’aiuto infermieristico e per l’assistenza sono per il 50%  a carico del Servizio sanitario e per il 50% a carico del Comune. Verifica che l’Ente locale di appartenenza del tuo genitore non preveda una quota a carico dell’utente.

Non accettate le dimissioni dal reparto se le condizioni permangono critiche

Ho dedicato l’articolo Opposizione alle dimissioni di malati cronici non autosufficienti  per illustrati i rischi nell’accettare le dimissioni ospedaliere e per dirti, soprattutto, che non è vero che devi passivamente prendere per buono quello che il reparto dice e che un malato cronico non autosufficiente ha dei diritti che devono essere rispettati.

Ora hai visto che è possibile una ospedalizzazione diversa,  quindi se gli operatori sanitari “si dimenticano” di informarti sull’esistenza di questi servizi, ricordaglielo tu e tieni sempre ben presente che sotto il profilo giuridico accettare le dimissioni da ospedali e da case di cura private convenzionate di una persona cronica non autosufficiente incapace di programmare il proprio futuro, significa sottrarre volontariamente il paziente dalle competenze del servizio sanitario nazionale e assumersi tutte le relative responsabilità, comprese quelle penali, nonché gli oneri economici conseguenti alle cure che devono essere fornite al malato.

 

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