Indennità di accompagnamento, ecco come richiederla
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2021 –
Aggiornamento per l’anno 2021
L’importo dell’indennità di accompagnamento 2021 è pari a 522,10 euro mensili e spetta per 12 mensilità, senza diritto alla tredicesima.
Cosa ti serve:
- Certificato di residenza della persona per la quale si chiede l’indennità
- Codice fiscale
- Certificato medico curante
Con chi avrai a che fare:
- Il medico curante del tuo genitore
- L’ASL del suo comune di residenza
- L’INPS
Requisiti fondamentali: aver ottenuto l’invalidità civile al 100% per malattie fisiche o psichiche.
Che cos’è e chi ha diritto all’indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento, detta anche assegno di accompagnamento, è un aiuto economico a totale carico dello Stato. Non è reversibile, non è un reddito ed è esente da imposte.
Chiunque non abbia la possibilità di svolgere le azioni legate alla propria quotidianità senza l’assistenza di una terza persona per cause che possono essere malattie sia fisiche che psichiche può godere dell’indennità di accompagnamento.
L’indennità è indipendente dall’età e dal reddito della persona in difficoltà ma l’indennità di accompagnamento è riservata a coloro che abbiano riconosciuta un’invalidità del 100% da parte di un’apposita commissione della Asl di appartenenza del tuo genitore.
Condizioni che non consentono la richiesta e permanenza dei requisiti
Se il tuo genitore è ricoverato in una struttura sanitaria a carico dello Stato o di un altro ente pubblico (lungodegenza, strutture riabilitative etc.) non ha diritto all’indennità di accompagnamento.
Inoltre, anche una volta ottenuto l’assegno di accompagnamento, la permanenza dei requisiti deve essere auto-dichiarata ogni anno utilizzando il modulo ICRIC che l’Inps invia al domicilio.
8 passi per richiedere: Indennità di accompagnamento
- Verifica esistenza requisiti
Come detto all’inizio di questo articolo, il requisito fondamentale è la necessità di un accompagnatore per svolgere le attività della vita quotidiana. Questo requisito viene ufficialmente certificato con l’assegnazione dell’invalidità al 100% senza la quale non è possibile ottenere l’indennità di accompagnamento. (vedi: Invalidità civile requisiti per ottenerla).
Per gli anziani che hanno difficoltà fisiche e non mentali può non essere un passaggio facile l’essere dichiarati invalidi al 100%. Seppure consapevoli delle proprie difficoltà il riconoscimento dell’invalidità totale può essere vissuta come una sentenza che non lascia scampo, un certificazione del proprio inesorabile declino.
Inoltre a volte non è sempre facile distinguere la sottile linea di confine che separa un genitore anziano dalla capacità o meno di sapersi gestire nel quotidiano. Chi più chi meno sono naturalmente portati a nascondere le proprie difficoltà. E’ comprensibile, è umano. Si tratta di un passaggio difficile della loro vita, un passaggio che li avvicina sempre più a pensieri che non hanno nessuna voglia di pensare.
Ed è per questo che come figli non dobbiamo considerare questo passaggio semplicemente come un’incombenza burocratica.
Altro requisito è che il tuo genitore non sia ricoverato in una struttura sanitaria con spese a carico di un ente pubblico. - Contattare il medico curante del tuo genitore
L’iter per la presentazione della domanda di indennità di accompagnamento inizia con la richiesta al medico del tuo genitore di una valutazione. Il medico curante ovvero “un medico di base abilitato” utilizza i servizi telematici dell’INPS per inviare un primo accertamento medico redigendo un certificato medico introduttivo (vedi come ottenere l’invalidità). Il certificato deve contenere i dati anagrafici ed il codice fiscale e sanitario del tuo genitore, l’identificazione precisa delle patologie di cui l’invalido è portatore con la diagnosi prescritta. - Cosa ti rilascia il medico
Il medico ti rilascia una ricevuta del certificato medico inviato su cui è riportato il codice identificativo della procedura avviata e ti consegna inoltre una copia del certificato medico. - Invio della domanda all’INPS
Per procedere puoi scegliere di rivolgerti a un CAF o a un patronato oppure di gestire in modo autonomo attraverso il portale dell’INPS.
In entrambi i casi ciò che devi fare è inoltrare la richiesta di indennità di accompagnamento utilizzando i moduli che sono disponibili nel portale INPS. - Cosa fa l’INPS
Esaminata la domanda l’INPS fisserà un appuntamento per una visita medica presso la ASL del comune di residenza del tuo genitore. - Se ti serve la visita a domicilio
Se il tuo genitore non può essere spostato ricordati di chiedere al medico di base di effettuare la “richiesta di visita domiciliare” - La visita medica presso l’ASL/domicilio
Una volta che l’INPS ti ha comunicato la data della visita ricorda di portare con te:
• Il certificato inviato all’INPS firmato dal medico di base abilitato
• Un documento valido del tuo genitore
• Copia della tessera sanitaria e del codice fiscale
• Orginale e copia della documentazione sanitaria a supporto della patologie indicate dal medico di base nel certificato inviato all’INPS - Esito della visita e versamento dell’assegno
Se la visita certificherà che il tuo genitore ha diritto all’indennità d’accompagnamento gli verrà riconosciuto un assegno mensile il cui importo è stabilito di anno in anno. L’importo viene corrisposto mensilmente per 12 mensilità totali annue.
Buongiorno, mia madre (83 anni) è stata riconosciuta invalida al 100% però non le è arrivata nessuna comunicazione relativamente all’indennità di accompagnamento. E’ necessario fare altre domande oppure ci possono essere altri motivi? grazie.
Un amica di mia madre sta aiutando me a risolvere il problema dell accompagnamento di mio padre perché ha l’alzhaimer ma dice che dobbiamo pagare un avvocato/giudice di pace per fare richiesta di accompagnamento e altre solfe burocratiche… È vera questa cosa perché io ho solo 21 anni e non so dove rivolgermi
Ho fatto richiesta di accompagnamento per mia madre, che le è stato rifiutato. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate . Vorrei di nuovo fare domanda. Quanto tempo deve passare dal rifiuto? O meglio posso rifare subito domanda a fronte di peggiorate condizioni
Credo che non ci sia un limite temporale. Se le condizioni sono cambiate può avere diritto a ripresentare la domanda. Le consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative per maggiori approfondimenti.
Salve,io ho una patologia e sono in cura all ‘ ospedale Niguarda a Milano. Ho fatto richiesta di, invalidità è mi e stata accolta con
il 91% d’invalidità da pochi mesi ho scoperto di avere il diabete in più ho l’ osteoporosi .
Posso richiedere o l’aggravamento o l’accompagnamento per il mio stato di salute ? Devo inoltre allegare tutti i documenti?, grazie, in attesa di vs informazioni.
Buoa sera, non ho la competenza per darle delle informazioni corrette. Le consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative per maggiori approfondimenti.
Per fare la domanda di invalidità e il relativo accompagnamento servono tutte le firme dei figli della persona a cui si riferiscono le domande ?
Purtroppo non so risponderle. Per mia madre mi pare di ricordare che ha fatto tutto mia sorella senza chiedere firme a me che vivevo lontana da loro. Le consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative con competenza in materia.
Mia madre soffre di sclerosi multipla ormai da tempo, sta peggiorando tanto vorrei fare richiesta di accompagnamento. Considerando il fatto che vorrei trasferirla a breve nella mia città, per seguirla meglio, non so quando sia meglio avviare le pratiche. Prima a o dopo il trasferimento? Sussistono problemi da questo punto di vista? A chi dovrei chiedere?
Buonasera,
Io andrei a un CAF o similare. In linea di massima dovrebbe essere indifferente perché si tratta di una richiesta a livello nazionale.
Secondo me dovrà valutare anche se è preferibile avviare le pratiche con l’attuale medico di base (che conosce già sua madre) o con il nuovo.
Ma ripeto un CAF le darà tutte le informazioni del caso.
mio marito ha ricevuto l’assgno per l’accompagno però non si decide a farsi assistere da qualcuno. pretende che lo assista io – pena una denuncia ai carabinieri per mancanza di assistenza – ma io sono invalida civile al 90 per cento con difficoltà di deambulazione e con il bombolone di ossigeno della asl – chiesto dallo pneumologo – per 12 ore al giorno. per me ora è stata inviata richiesta di aggravamento ed aventuale accompagno. sono tenuta ad assisterlo tutto il giorno? lui non si fa nulla ma io non ce la faccio. che fare?rossana
Gentile Rossana,
non sono un’esperta ma visto le sue condizioni non credo che suo marito possa denunciarla se ad assisterlo c’è un’altra persona.
Ha provato a sentire i servizi sociali della sua città? O i carabinieri stessi per verificare come stanno le cose?. Potrebbe sentire anche il suo medico di base perché parli con suo marito e lo convinca ad accettare un aiuto esterno.
Buongiorno, ho in mano il certificato medico per richiedere l’appuntamento per l’indennità di accompagnamento e la legge 104 per mia madre invalida al 100% grave. Vorrei richiederlo online nel my inps di mia madre (anche per richiedere l’appuntamento per il riconoscimento dell’invalidità civile avevo usufruito del my inps online), ma purtroppo pare sia impossibile. Come mai? Devo per forza rivolgermi ad un patronato? Grazie per la disponibilità saluti Patrizia
Buonasera,
purtroppo non so darle alcuna risposta. Penso che debba proprio rivolgersi a patronato o similare.
Buonasera Patrizia, mi ritrovo oggi nella stessa medesima situazione.
Dopo aver buttato un pomeriggio a chiamare il call center Inps (veri incompetenti ), posso chiederle lei come ha risolto? La ringrazio moltissimo. Cordiali saluti.
Ho mio figlio di 39 anni malato psitico, già riconosciuta l’invalidità al 100% con gravità,ma senza accompagnamento.
Ho recentemente letto su vari articoli e sentenze che anche il malato psitico può avere l’accompagnamento (essendo anche malato di morbo di Crohn) devo accompagnarlo mensilmente alle viste mediche MICI – Csm- Cure dentarie più all’inserimento lavorativo anche se non è in grado di avere alcun tipo di lavoro (come indicato lettera INPS).
Visto che non ha la patente (è ovvio) e che serve un accompagnatore per ogni evenienza mi sembra giusto dover fare domanda di accompagnamento ,cosa ne pensate-
Grazie
Ermete Cavedoni
Gentile Ermete,
le consiglio di rivolgersi a un Caf o similare che potrà assisterla anche nella presentazione della domanda.
Buona serata
Ho la mamma di 90 anni con demenza senile molto grave con tanto dì foglio del geriatra.Ho chiesto al suo medico dì fare il foglio per laccompagno perche lei non è più in grado di intendere e di volere. Sono10 giorni e ancora non Ha fatto il foglio.Cosa devo fare per risolvere questa situazione e accellelare i tempi visto che mia mamma ha bisogno di assistenza24ore su 24 e si aggrava giorno per giorno?Il medico di famiglia lo abbiamo chiamato a casa per fargli fare una visita e lui si è rifiutato perché non aveva tempo ma secondo voi può rifiutarsi di venire a casa?
Gentile Graziella,
ho trovato questi due articoli sulla possibilità o meno del medico di base di rifiutare la visita a domicilio:
medico di base 1
medico di base 2
Gli articoli parlano di criterio di “necessità e non trasferibilità dell’ammalato” che sta alla base della visita domiciliare che se rifiutata espone il medico a una denuncia penale.
Purtroppo, oltre alla difficoltà che impone la situazione di una persona anziana malata di demenza, bisogna caricarsi sulle spalle anche la fatica di cercare di “lavorare ai fianchi” le istituzioni con tanta pazienza. Provi a ricontattarlo, cerchi di mediare, o eventualmente chieda consiglio ai servizi sociali.
Solo una precisazione l'”incapacità di intendere e volere” non ha nulla a che fare con l’accompagno.
Buona serata
IL MEDICO DI BASE DEVE OBBLIGATORIAMENTE RILASCIARE IL CERTIFICATO MEDICO PER LE PATOLOGIE DEL PAZIENTE.
Mi scuso con coloro ai quali non ho risposto ma sono settimane di intenso impegno per un nuovo progetto. Ricordo che per notizie “tecniche” dovete rivolgervi a chi ha competenza come i CAF o similari. Io posso fare affidamento solo sulla mia esperienza personale e non copre tutti casi che ricorrono qui. Se volete invece condividere un’esperienza o delle informazioni che ritenete utili anche per altri fatelo pure qui.
Vi ringrazio
Gabriella
Buongiorno,
mia madre (74 anni) ha problemi di deterioramento cognitivo,
l’anno scorso le è stata riconosciuta una invalidità del 100% ma senza accompagnamento, nonostante siamo stati obbligati ad assumere una badante perchè non più in grado di restare da sola .
Ora si è aggravata, ha avuto una caduta (deve essere operata per un ematoma subdurale) e ha avuto un episodio di epilessia/ictus con relativo ricovero.
Ripetuta la domanda per l’accompagnamento, ieri è stata rivista ma hanno rimandato tutto a 3/4 mesi , non poteva (secondo loro) essere valutata perchè uscita da un ricovero da soli 10gg.
La domanda era questa: un’eventuale visita specialistica in privato potrebbe avere una qualche valenza se portata in commissione?
Grazie.
Salve, ho fatto tutti gli accertamenti per l’accompagnamento per mio padre. Dopo vari mesi, sono arrivati gli esiti e li hanno accettati, ma non li danno, non so perché ( 100% ). Cosa posso fare. Grazie.
mio padre ha l’alzaimer e verrà ricoverato in un RSA. ho fatto domanda di accompagnamento, che servirà insieme alla sua pensione per pagare il servizio di sanità. ha l’invalidità al 100% e non è in grado di svolgere le sue funzioni quotidiane. E’ possibile che venga negato l’accompagnamento? La visita sarà fatta in questo mese. In caso venga accettato,dopo quanto tempo verrà accreditato. Lo chiedo perchè la commissione per RSA lo ha accolto ma io non ho il denaro necessario per pagare se non arriva l’accompagnamento. Grazie.
Buongiorno sto facendo fare a mia madre le visite necessarie per ottenere l’accompagnamento ma ho scoperto che mia madre ha parecchi debiti. Ora ho paura che firmando la richiesta per l’indennità di accompagnamento vado a compromettermi legalmente con i suoi creditori. Potete aiutarmi a far chiarezza su questo? mia madre è in grado di poter firmare posso accompagnarla al CAF e far firmare a mia madre la richiesta per l’indennità? scusate la mia ignoranza ma non so che fare
Buonasera,
non ho esperienza di un caso come il suo. Penso che le serva il consiglio di un avvocato, nel caso neppure un patronato avesse competenza per capire se l’indennità può essere pignorata in caso di debiti. In ogni caso provi a chiedere al CAF.
Qui di seguito le propongo un link che ho trovato sui beni impignorabili, ma le mentirei se dicessi che ci ho capito qualcosa: http://www.6sicuro.it/equitalia/beni-non-pignorabili
Grazie mille Gabriella.Buonasera
io ho una domanda..
io seguo un anziano, attenzione però diciamo che in bagno ci va da solo ma cammina il minimo indispensabile, la spesa gliela faccio io quando lo porto a fare le visite lo porto sempre fino d’avanti la porta perché non percorre lunghe distanze perché non riesce..
questo è sufficiente per avere l’accompagnamento o comunque un sussidio o un aiuto economico qualsiasi??
Per qualsiasi aiuto deve essere fatta una domanda. Le consiglio di recarsi presso l’ufficio dei servizi sociali del comune di residenza della persona anziana che segue per capire quale servizi sono attivi.
Buon giorno, tramite il patronato INCA, noi familiari, abbiamo fatto richiesta di accompagno per mio suocero(cat. INVCIV). Dopo 8 mesi gli è stata riconosciuto l’accompagno (L.508/88) con i relativi arretrati. Se INCA dovesse chiederci soldi per le spese e/o parte di quell’arretrato, come ci dobbiamo comportare? Siamo tenuti a pagare qualche cosa? Oppure, l’INCA non può pretendere nulla in quanto sarà indennizzata dall’INPS? Grazie in anticipo della Sua gentile risposta che vorrà darmi. Luigi.
Dovrebbe porre questa domanda ad esempio a: https://sosonline.aduc.it/ o similare. I patronati hanno visto tagliare le sovvenzioni e così alcuni hanno introdotto il pagamento a servizi che prima erano gratuiti. Non mi intendo però della materia e quindi non posso darle nessuna indicazione. Il buon senso direbbe che prima di prendere in carico la pratica avrebbero dovuto informarvi degli eventuali costi. Ma è solo una mia opinione personale che non ha alcuna valenza. Se vorrà farci sapere come va a finire, la sua esperienza potrà essere d’aiuto per qualcun altro. La saluto cordialmente.
Grazie, Gabriella, per la celerità della risposta. In ogni buon conto dopo un mese che gli arretrati di mio suocero sono arrivati, ad oggi, non mi è stata avanzata alcuna richiesta. In caso di novità la terrò informata. Un saluto anche a te.
Buongiorno, a mia mamma nel 2014 le è stata riconosciuta l’invalidità del 100%, successivamente a marzo 2017 è stata ricoverata per un’ischemia e dopo le sue dimissioni ha chiesto l’accertamento all’INPS per l’aggravamento. Le hanno riconosciuto nuovamente il 100%. La commissione Medica riconosce: Invalido ultrassessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L.509/88. 124/98) grave 100%.
Inoltre “Requisiti di cui all’art.4 del D.L. 9/02/2012 n.5” è invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art.381 del DPR 495/1992).
arrivo alla domanda, le spetta l’indennità di accompagnamento?
Grazie mille a tutti.
Andrea
Salve Andrea,
l’accompagnamento e l’invalidità sono due cose diverse. Ottenere l’invalidità al 100% non fa scattare in automatico il diritto di ricevere l’accompagnamento. Ma dato che a sua madre è stata confermata l’invalidità grave, che è requisito indispensabile per l’accompagnamento, a mio parere val la pena che lei approfondisca la cosa, il peggio che può capitare e che le rispondano di no. Può rivolgersi a un patronato o simile per farne richiesta (si può fare anche nel portale dell’INPS). Buona serata.
Buongiorno, ho richiesto visita domiciliare per un indennità di accompagnamento per mio padre. nei giorni scorsi però abbiamo dovuto ricoverarlo in ospedale. Devo comunicarlo all’inps oppure dovrò farlo nel momento in cui veniamo contattati per l’appuntamento
grazie in anticipo per la risposta
Non mi è mai successo il suo caso. Potrebbe chiedere informazioni su cosa fare anche alla ASL dove fisicamente avverrà la visita.
Pur avendo ricevuto la 104 in stato di gravità, a mio suocero è stato negato, per il momento, l’accompagnamento perché quando il medico è andato a visitarlo mancava la relazione specialistica della geriatra. Bisogna quindi secondo l’inps, rifare la domanda daccapo. La domanda però non si può rifare perché la vecchia è ancora aperta e non sembrano avere intenzione di chiuderla in tempi brevi. Ora io mi domando, ma se la domanda è ancora aperta, perché non si può integrare col documento mancante?
La logica suggerirebbe di procedere come indica lei. Ha provato a rivolgersi a un patronato o simile per sentire se la possono aiutare?
Mio suocero dovrebbe rinovare il accompagnamento ma li hanno bloccato. Vorrei sapere xche motivo
Mi spiace ma non siamo di certo in grado di dare risposte su casi specifici. Dovrà rivolgere la domanda a chi le negato l’accompagnamento.
Un saluto