Legge 104: tre giorni al mese per assistere il vostro genitore
Ultimo aggiornamento: 8 Settembre 2019 –
Aggiornamento del 2018
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8209, del 4 aprile 2018, ha stabilito che è legittimo il licenziamento del dipendente che abusa del beneficio dei tre giorni retribuiti della legge 104. Abusare della legge 104 (ad esempio per andare in ferie) è commettere un reato di truffa.
Già una precedente sentenza della Corte n. 213/2016 aveva indicato che i permessi:
a) vengono concessi per consentire al lavoratore di prestare la propria assistenza con ancora maggiore continuità;
b) vengono concessi per consentire al lavoratore, che con abnegazione dedica tutto il suo tempo al familiare handicappato, di ritagliarsi un breve spazio di tempo per provvedere ai propri bisogni ed esigenze personali.”
“L’agevolazione consiste nel fatto che il beneficiario del permesso ha a disposizione l’intera giornata per programmare al meglio l’assistenza in modo tale da potersi ritagliare uno spazio per compiere quelle attività che non sono possibili (o comunque difficili) quando l’assistenza è limitata in ore prestabilite e cioè dopo l’orario di lavoro”. Quindi nei giorni di permesso è possibile dedicare un “breve spazio” per attività non direttamente attinenti all’assistenza.
Ma attenzione che:
“Colui che usufruisce dei permessi retribuiti [… ] non può, tuttavia, utilizzare quei giorni come se fossero giorni feriali senza prestare alcuna assistenza alla persona handicappata.”
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Si arriva a un certo punto che non si riesce più a far quadrare lavoro, famiglia e assistenza del genitore. Perché anche se c’è una badante le cose da gestire e fare sono tante. Puoi rifiatare e soprattutto non investire tutte le tue giornate di ferie nell’assistenza a tuo padre o tua madre usufruendo della Legge 104 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. La legge è molto ampia ma tratta anche la materia dei permessi retribuiti. Non fatevi confondere leggendo di figli disabili, la legge si applica anche per l’assistenza degli anziani ovvero di tutti coloro si trovano nella condizione dell’art. 3:
“E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”
Ovviamente questa è una condizione che deve essere accertata dagli organismi competenti. Il primo passo che devi fare è di parlarne con il medico di base del tuo genitore.
Cosa puoi scaricare alla fine di questo articolo: esempio di verbale di invalidità.
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Cosa dice la legge 104
Quindi l’art.3 comma 1 definisce lo stato di disabilità grave e prosegue con i diritti di cui può usufruire.
Saltate all’art.33 sulle Agevolazioni e troverete quello che vi serve:
A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di eta’ oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa. Il predetto diritto non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravita’. Per l’assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravita’, il diritto e’ riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente.
((Il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di piu’ persone in situazione di handicap grave, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravita’ abbiano compiuto i 65 anni di eta’ oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.))
((3-bis. Il lavoratore che usufruisce dei permessi di cui al comma 3 per assistere persona in situazione di handicap grave, residente in comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto a quello di residenza del lavoratore, attesta con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.))
Qual è il percorso da seguire
La “situazione di handicap grave” (quindi non basta il certificato di invalidità civile che è cosa diversa) deve essere certificata come recita l’art. 4
“Gli accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessità dell’intervento assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, di cui all’articolo 3, sono effettuati dalle unità sanitarie locali mediante le commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, che sono integrate da un operatore sociale e da un esperto nei casi da esaminare, in servizio presso le unità sanitarie locali.”
Quindi in ordine:
- Prima devi avviare le pratiche per la certificazione di stato di “handicap grave” e per farlo devi attivarti con il medico di famiglia del tuo genitore.
- Presentare all’INPS via Internet, direttamente o facendoti assistere da un CAF/Patronato o una associazioni di categoria, domanda di riconoscimento dei benefici.
- Effettuare la visita medica di accertamento presso la commissione ASL integrata da un medico INPS, nella data che verrà comunicata.
- Una volta accertata lo stato di “handicap grave” puoi usufruire delle agevolazioni della Legge 104. O meglio, il tuo genitore può usufruire di tali agevolazioni.
Per altri benefici derivanti dalla Legge 104 leggi l’articolo: Congedo retribuito e legge 104
Scarica ora l’esempio di un verbale di invalidità
Dovrei sottoporre mio padre,in possesso di patente B in corso di validità, ma che guida pochissimo, alla visita per poter usufruire del diritto ad assisterlo 3 giorni al mese avendo egli 88 anni, reduce da infarto e necessita di aiuto per visite mediche e nella vita quotidiana. Potrebbe correre il rischio di vedersi revocata la patente? Per lui sarebbe psicologicamente devastante. Grazie per l’attenzione.
Per poter ottenere i benefici di legge occorre che sia accertata una invalidità al 100%, che mi sembra incompatibile anche con un residua capacità di guidare. Le consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative per maggiori approfondimenti.
Salve io vorrei avere una risposta….. Io sono una ragazza che lavora come badante super c e ho mia madre con la 104 Posso usufruire io della 104 x portare mia madre a visita invece di prendere le ferie a lavoro????GRAZIE MILLE ATTENDO RISPOSTA
Purtroppo non so risponderle dovrebbe rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative con competenza in materia.
Buonasera,mio padre anziano di 83 anni con demenza senile e diabetico percepisce l’assegno di accompagnamento, posso chiederei tre giorni di permesso legge 104?
Le consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF o altre organizzazioni associative con competenza in materia.
Vorrei sapere se posso usufruire dei permessi della legge 104 per accudire mio papà 91 anni che vive da solo anche se non ha handicap o disabilità. Mi capita di doverlo portare per visite specialistiche o analisi o dovermi occupare io di pratiche burocratiche ma prendo sempre solamente giorni ferie. Grazie
Per poter usufruire dei benefici della legge 104 occorre avviare l’iter per la certificazione di stato di “handicap grave”.
Io avevo programmato il ponte dal 23/04/2019 al 30/04/2019 e avevo chiesto ferie per questo periodo.
Fatalità mia mamma il 19/04/2019 aveva una visita e avevo chiesto Permesso 104 per il 19/04.
Mi hanno detto che non potevo fare ferie il 23/04/2019 perchè non si può richiedere permesso e ferie attaccato.
E’ vero?
Deve consultarsi con un tecnico, tipo CAF o similare. Se lei può dimostrare che il 19 era effettivamente in 104 per la visita di sua madre non vedo motivi per non avergliela concessa. In questi casi quando le persone dicono che non si può fare questo o quello dovremmo avere la prontezza di spirito di chiedere loro gli articoli di legge o le normative a sostegno della loro tesi. E’ difficile lo so.
Grazie delle informazioni ,molto dettagliate.
Buon lavoro
Grazie a Lei Vincenzo.
Buongiorno. Vorrei sapere se i tre gg di permesso legge 104 fanno cumulo nel conteggio di ferie, permessi, tredicesima, tfr… come le ore lavorate. Grazie
Buongiorno a lei,
non ho competenza in materia le consiglio di rivolgersi a un CAF o servizio similare.
buongiorno usufruisco della legge 104 da alcuni mesi … posso chiedere il congedo retribuito di due anni per assistere mio padre , portando la mia residenza da loro e avendo mia madre ottantatreenne… ma non invalida … grazie
Buongiorno,
la legge 104 prevede il congedo retribuito, che questo si applichi anche al suo caso non ne ho idea. Le consiglio di rivolgersi a un Caf o similare dove sapranno anche indicarle come procedere per l’eventuale richiesta.
Un cordiale saluto
OTTIMO ARTICOLO CHIARO E DETTAGLIATO IN TUTTI I PUNTI.
AVEVO UN PO” DI CONFUSIONE PRIMA, ADESSO SO” COME MUOVERMI.
GRAZIE DI CUORE. CORDILI SALUTI. DAMIANO LONGO
Grazie Damiano, felice di esserle stata utile. Mi raccomando però di confrontarsi sempre con un Caf o similare per dettagli dell’ultimo minuto. Un saluto. Gabriella
Sopra a quale percentuale di invalidità o handicap viene concessa ad un figlio unico di madre sola la 104 per tre giorni al mese?
La legge 104 viene concessa se è stato riconosciuto lo stato di handicap grave. E’ un riconoscimento diverso dall’invalidità e non ha percentuali. Ne parli con il suo medico di base.
Mi scuso con coloro ai quali non ho risposto ma sono settimane di intenso impegno per un nuovo progetto. Ricordo che per notizie “tecniche” dovete rivolgervi a chi ha competenza come i CAF o similari. Io posso fare affidamento solo sulla mia esperienza personale e non copre tutti casi che ricorrono qui. Se volete invece condividere un’esperienza o delle informazioni che ritenete utili anche per altri fatelo pure qui.
Vi ringrazio
Gabriella
Salve, ho ricevuto da qualche giorno dalla asl parere positivo sulla l. 104 per assistere mia madre. Pur avevo la residenza a Napoli, da circa 10 anni mia madre ha l’abituale domicilio a Roma, dove anche io sono residente, e vive in un appartamento con mia sorella non lavoratrice. Posso usufruire dei tre giorni al mese per sollevare mia sorella dall’onere di assistere mia madre? (cosa che tra l’altro già faccio appunto da 10 anni). Oppure la residenza ha valore derimente ed è il solo parametro che si considera? La ringrazio.
Buonasera,
mi padre di 75 anni dovrà essere operato per un aneurisma all’orta addominale, con ricovero in ospedale di 7/10 giorni. Posso usufruire della 104 e quindi avere i 3 gg previsti mensili? Esiste qualche altra legge per cui io possa assistere mio padre durante tutti i giorni di ricovero?
Buonasera Magda,
una delle condizioni della legge 104 è “che la persona con disabilità non sia ricoverata a tempo pieno in strutture ospedaliere o simili.” Per “tempo pieno” si intende continuativamente nelle 24 ore.
Si può derogare alle norma se la struttura in cui la persona è ricoverata richiede l’assistenza da parte di un familiare. La richiesta deve essere fatta, nel caso di suo padre, dai sanitari del reparto in cui è ricoverato, così come è riportato nel sito dell’INPS alla pagina dedicata alla Legge 104.
Buona serata
Buonasera,
a mia suocera di 90 anni è stata riconosciuto un handicap con art 3 comma 1. Il familiare lavoratore che se ne occupa ha diritto a delle ore di permesso dal lavoro?
Saluti
Se nel verbale di invalidità le è stata assegnata l’invalidità al 100% con situazione di gravità il familiare può richiedere le agevolazione della 104, ovviamente solo per occuparsi della persona gravemente disabile. Per maggiore sicurezza faccia controllare il verbale in modo di essere sicuri che le spetta.
ciao a tutti mio suocero è stato riconosciuto art3 comma 1 posso usufruire dei tre giorni al mese? fatemi sapere grazie
I benefici della legge 104, non spettano a tutti i familiari che accudiscono una persona con handicap grave. Lei parla di suo suocero quindi la domanda è: ci sono altre persone aventi diritto (coniuge, figli)?. Le consiglio di rivolgersi a un patronato per chiarire questo punto. Le faccio anche presente che, in ogni caso, non spettano se suo suocero è ricoverato presso una struttura o se lei non è lavoratore dipendente.
Una buona giornata
Buon giorno,
vorrei sapere se posso usufruire dei permessi L. 104 per assistere mio padre, al quale è stata riconosciuta assistenza domiciliare CAD. C’è incompatibilità tra le due forme assistenziali riconosciute?
Buongiorno,
si può accedere alle agevolazioni delle legge 104 solo nel caso in cui alla persona sia stata riconosciuto lo stato “di handicap grave” e non ha alcun riferimento con l’assistenza domiciliare. Quindi per poter usufruire della legge 104 deve avviare l’iter per tale riconoscimento. Ne parli con il medico di base di suo padre. Un saluto.
MI scusi la risposta non e’ chiara. Cosa non ha riferimento con l’assistenza domiciliare, l’handicappato, la concessione dei permessi?
grazie
Mi scusi lei, ma quale risposta le ho dato? Non la trovo in questa discussione.
Salve, ho il papà invalido al 100% con legge 104, e vogliono trasferirmi in altra sede di lavoro, quali sono i limiti di kilometri? Grazie.
I.s.
Non ci sono più limiti di chilometraggio ma:
“Il dipendente che usufruisce dei permessi per assistere un famigliare in situazione di disabilità grave, residente in comune situato a distanza stradale superiore a 150 Km rispetto a quello della sua residenza, ha l’obbligo di attestare con titolo di viaggio o altra documentazione idonea il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito al proprio datore di lavoro (D.lgs. 119/2011).”
Può trovare tutto qui: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?sPathID=0%3B45138%3B45636%3B45701%3B45703%3B&lastMenu=45703&iMenu=1
Buongiorno,
per quanto riguarda la sua richiesta ho trovato questo articolo: https://www.diritto.it/legge-104-il-lavoratore-puo-essere-trasferito/
Veda anche il punto 5 dell’art 33 della legge 104: http://www.handylex.org/stato/l050292.shtml#a33 che dice: “5. Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.”
Un saluto
Buongiorno,mi hanno rilasciato la 104 per assistere mio padre,ma non ho ancora ben capito se i 3 giorni mensili che posso usufruire,sono solo per accompagnare mio padre a delle visite prenotate(così mi ha detto il capo del personale della ditta in cui lavoro)o se invece posso usufruirne anche solo per stare con lui e aiutarlo durante le 3 giornate mensili.Grazie
Buon pomeriggio,
I permessi inerenti alla legge 104 sono per l’assistenza del parente disabile e non specifica quali siano le attività. L’indicazione del suo ufficio del personale mi sembra restrittiva. Che senso avrebbe la 104 se non si potesse assistere i nostri anziani genitori in casa? Le consiglio di chiarire la cosa con un sindacato o un patronato. Non bisogna abusarne perché si rischia il licenziamento veda questo articolo:
https://www.studiocataldi.it/articoli/22041-permessi-legge-104-illegittimo-l-uso-parziale.asp
Salve, volevo sapere se posso usufruire dei permessi retribuiti, per mia madre, 76 anni, invalidità al 100% e con la 104, ricoverata in una struttura integrata. Premetto che sono figlio unico
Buon giorno,
l’art. 33 della legge 104 dice che si può usufruire dei permessi: “A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità…”
Le uniche eccezioni sono queste:
“Si precisa che le ipotesi che fanno eccezione a tale presupposto sono (circ. 32/2012):
– interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite e terapie appositamente certificate;
-ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
-ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare.
E qui trova l’art. 33: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?sPathID=0%3B45138%3B45636%3B45701%3B45703%3B&lastMenu=45703&iMenu=1
Anche mio marito è figlio unico ma le devo dire che questo non ha mai inciso in alcun modo ai fini dell’assistenza a sua madre.
Un cordiale saluto
Salve vorrei sapere se posso prendere la 104 per mio babbo che convive con mia mamma che ha meno di 65anni ? questo limite dei 65 anni per il coniuge del disabile vale solo per il terzo grado?
Buonasera,
innanzitutto per usufruire dei benefici e delle agevolazioni previste dalla Legge 104, è necessario possedere un handicap grave. Quindi se suo padre si trova in questa situazione può avviare la richiesta rivolgendosi al medico curante di suo padre. Per quanto riguarda la parentela, il terzo grado, che io sappia, si riferisce a zii e nipoti. Lei come figlia è parente di primo grado. Le consiglio di rivolgersi a un patronato o similare per chiarire le sue richieste.
Un saluto
le badanti e i lavoratori domestici che non superano le 25 ore settimanali possono richiedere la 104 e usufruire di tutte le possibilità?
Buongiorno, deve rivolgersi a un Caf o similare per avere risposte a domande così specifiche.