Per una definizione della demenza
Ultimo aggiornamento: 18 Marzo 2016 –
Spulciando la rete si trovano molte definizioni concordi sull’evoluzione degenerativa della demenza. Vi propongo quella di seguito che con le scarne parole della scienza descrive ciò che in molti abbiamo vissuto o stiamo vivendo.
Cos’è la demenza
La demenza è un complesso di malattie cronico degenerative che comprende un insieme di condizioni, la cui storia naturale è caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza con vario grado di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri. La demenza interferisce con le attività sociali, lavorative e di relazione del malato e provoca un declino delle sue capacità.
Le diverse forme di demenza
Esistono diverse forme di demenza, che si distinguono in base alla progressione della malattia.
Le demenze possono essere di tipo reversibile e irreversibile:
Le forme reversibili rappresentano una piccolissima percentuale; i deficit, in questo caso, sono secondari a malattie o disturbi a carico di altri organi o apparati. Curando in modo adeguato e tempestivo queste cause anche il quadro di deterioramento regredisce, e la persona può tornare al suo livello di funzionalità precedente.
La maggior parte delle demenze è di tipo irreversibile. Queste si distinguono in forme primarie e secondarie. Le forme primarie sono di tipo degenerativo e includono la demenza di Alzheimer, quella Fronto-Temporale e quella a Corpi di Lewy. Fra le forme secondarie la più frequente è quella Vascolare. Le demenze irreversibili, a livello sintomatologico, sia nella fase iniziale sia parzialmente in quella intermedia, sono abbastanza caratterizzate e distinguibili tra loro. Nella fase avanzata le differenze si assottigliano fino a scomparire del tutto.
La diagnosi di Demenza
E’ necessario pervenire il più rapidamente possibile ad una diagnosi che permetta di implementare interventi di tipo clinico e non, volti a controllare i sintomi della malattia in relazione allo stadio, al grado di disabilità ed alla comorbilità(*); è altrettanto necessario ed irrinunciabile gestire tutti i problemi di tipo clinico e non che si presentano nel percorso dei vari stadi.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
* [N.d.r.]: La comorbilità in ambito medico indica la coesistenza di più patologie diverse in uno stesso individuo.
Fonte: Wikipedia