Dai velieri di Rouen alle falesie di Étretat (1/5)

Da Rouen alle Falesie di Étretat e poi verso Honfleur attraverso il Pont de Normandie, ecco le prime quattro tappe del nostro viaggio in Francia. Scopriamole in dettaglio.

Rouen è la capitale della Normandia. Rimasta praticamente illesa dai bombardamenti della guerra conserva intatta la sua bellezza gotica. Ne abbiamo fatto il punto di partenza del nostro viaggio. A circa 150 chilometri da Parigi l’abbiamo raggiunta in circa due ore di viaggio dopo aver ritirato l’auto all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.

cosa vedere a Rouen Francia
Le tipiche case a graticcio di Rouen

Abbiamo soggiornato appena fuori città per evitare la zona a traffico limitato ZFE-m entrata in vigore a fine 2022 di cui qui trovate alcune informazioni.

Abbiamo poi raggiunto il centro comodamente in autobus la cui fermata si trovava a dieci minuti dal nostro hotel.

Cosa vedere a Rouen

Rouen offre molte cose che val la pena di visitare. Noi le abbiamo dedicato una giornata, calda e afosa come non ci aspettavamo. Il centro si visita comodamente a piedi poiché le cose principali sono nel raggio di qualche centinaio di metri. Noi abbiamo scelto di vedere:

La Cattedrale Notre-Dame di Rouen

Si tratta indubbiamente di un maestoso edificio gotico la cui guglia è la più alta della Francia con i sui 151 metri ed è la prima cosa che si vede della città arrivando in auto.

Cattedrale Notre Dame di Rouen
La facciata gotica della Cattedrale di Rouen

Claude Monet l’ha dipinta in tutte le ore del giorno per cogliere i giochi di luce. La maestosità dell’esterno è replicata all’interno della cattedrale con un intreccio di sculture e di vetrate colorate che rappresentano scene di epoca medievale e rinascimentale.

Place du Vieux Marché

Rouen Chiesa di Giovanna d'Arco
Statua in memoria di Giovanna D’Arco

Situata nel cuore del centro storico, questa piazza è famosa per essere il luogo dell’esecuzione di Giovanna d’Arco nel 1431. Circondata da case a graticcio colorate, ospita un mercato e diversi caffè.

Sempre qui si trova la moderna Église Sainte-Jeanne d’Arc e la grande croce che indica il punto esatto dove fu posta la pira su cui fu arsa viva Giovanna D’Arco.

Rue du Gros-Horloge

La strada pedonale è dominata dal grande orologio astronomico che dà il nome alla via. L’orologio è un’icona di Rouen. Si tratta di un edificio rinascimentale che attraversa la strada sottostante per mezzo di un arco ribassato. Sui due quadranti dell’orologio rinascimentale, un’unica lancetta indica l’ora. Sotto il numero VI, una divinità associata al giorno della settimana appare su un carro trionfale.

Rouen Rue du Gros-Horloge, vista del quadrante dall'interno della torre
Gros-Horloge, vista del quadrante dall’interno della torre

Sopra il quadrante dell’orologio, un globo mostra le fasi lunari. Molte raffigurazioni di pecore indicano quanto fosse importante per la città il commercio della lana. Vi è rappresentato nella parte inferiore dell’arco anche l’agnello pasquale che fa parte dello stemma di Rouen. Abbiamo visitato l’interno del Gros-Horloge (7,50€) scoprendo nella cella campanaria i macchinari trecenteschi e le prime campane cittadine. Oltre a conoscere la storia di chi aveva l’incarico di mantenere in efficienza i meccanismi e che viveva dentro la torre stessa.

ScriCal sulla sommità dell'orologio con la cattedrale alle nostre spalle
ScriCal sulla sommità dell’orologio con la cattedrale alle nostre spalle

La grande Armada

Casualmente ci siamo trovati a Rouen proprio il giorno dell’inizio dell’Armada, evento che si svolge ogni quattro anni e porta sul molo cittadino sulla Senna più di quaranta velieri da tutto il mondo.

La grande Armanda Rouen

Abbiamo così potuto vedere tra gli altri la Canopée, una nave da carico lunga 121 metri progettata per trasportare il razzo Ariane 6 dai porti europei a Kourou, nella Guyana francese, riducendo l’impatto ambientale.

Cosa vedere a Étretat

Con Étretat abbiamo fatto il nostro ingresso nella zona costiera della Normandia. Sebbene siamo arrivati nel tardo pomeriggio, complice le lunghe giornate del nord della Francia che regalano luce fin quasi le 23, abbiamo potuto visitare le scogliere le sera stessa del nostro arrivo. Qui abbiamo tatto un sospiro di sollievo dopo le calde giornate di Rouen. Un venticello fresco rende assolutamente piacevole girare per la cittadina.

Dopo una cena sulla spiaggia a base di Moules frites, abbiamo camminato sulla battigia arrivando fin sotto la falesia d’Aval e seguendo alcune persone ci siamo spinti fin dentro la falesia.

Cosa sono le Falesie di Étretat

Le falesie di Étretat sono senza dubbio l’attrazione principale della città. Questi imponenti promontori bianchi si ergono a picco sull’oceano e offrono panorami mozzafiato. Le scogliere fanno parte della Costa d’Alabastro in Normandia costituita per la maggior parte da alte scogliere di gesso intervallate da valli e lunga 130 km tra le città di Dieppe a Le Havre.

etretat falesie

Si tratta di formazioni di gesso Turoniano e sono state modellate dagli agenti atmosferici per migliaia di anni, creando archi naturali come l’Arco d’Alabastro e l’Aiguille d’Etretat entrambe raggiungibili a piedi.

La Falesie d’Aval:
si trova alla vostra sinistra guardando il mare. Ci siamo spinti fin sotto la falesia e seguendo un paio di giovani francesi abbiamo scoperto una grotta nella quale siamo entrati.

Dato che si muovevano con un certa sicurezza e spendo che le maree in Normandia possono essere improvvise, abbiamo chiesto ai due giovani notizie sulla marea e ci hanno risposto che sarebbe salita alle quattro del mattino. Ci siamo quindi fidati di spingerci dentro alla grotta chiamata Trou à l’Homme. Si tratta di una piccola grotta scavata nella parete della scogliera d’Aval che deve il suo nome a un marinaio svedese che, nel 1792, a seguito di un naufragio, fu trovato vivo all’ingresso della grotta.

etretat falesie scrical

Come abbiamo detto, al nostro ritorno dall’esplorazione della grotta abbiamo visto dei cartelli che vietavano di camminare sotto le falesie e di entrare nel Trou à l’Homme con relative ammende per chi trasgredisce. Probabilmente il divieto arriva dal fatto che accade spesso che delle persone siano rimaste bloccate all’interno dal salire della marea. Quindi lo ribadiamo:

ATTENZIONE: è vietato camminare sotto e dentro le falesie e nel Trou à l’Homme.

etretat falesie divieto

Poco più in là dell’arco Porte d’Aval si trova l’Aiguille de la Falaise d’Aval, detto l’Ago, formazione isolata e lontana dalla scogliera. L’Aiguille misura oltre 55 metri di altezza e in uno dei suoi romanzi di Arsenio Lupin, Maurice Leblanc racconta che l’ago sarebbe cavo e racchiuderebbe il segreto dei re di Francia.

etretat falesie scrical

La Falesie d’Amont:
opposta alla precedente la si può raggiungere a piede seguendo il sentiero che parte dalla spiaggia. Qui si trova anche La Chapelle Notre-Dame de la Garde che però era chiusa per restauro al momento della nostra visita. Sempre qui è presente anche una freccia bianca alta 24 metri, monumento dedicato agli aviatori Charles Nungesser e François Coli, e al loro coraggioso ma mortale tentativo di attraversa l’atlantico nel 1927.

Contrariamente a quanto scritto in altri blog, non è più possibile arrivarci in auto. Se non avete voglia di farvi la scarpinata a piedi, dal centro di Étretat parte un trenino con 8€ A/R e una cadenza ogni 40 minuti vi porta fino alla sommità della falesia.

Etretat trenino

Da qui si ha una bella vista sulla Falisie D’Aval.

Inoltre qui si trova Les Jardins d’Étretat che merita senza dubbio una visita.

Les Jardins d’Étretat

Creati da Alexandre Grivko, un famoso architetto del paesaggio e designer ucraino, i Jardins d’Étretat sono ispirati Claude Monet, che ha dipinto numerosi quadri della scogliera di Étretat.

Etretat - Les Jardins d'Étretat

I giardini integrano elementi naturali e interventi umani creando un’atmosfera molto suggestiva.

Sono divisi in sette aree:

  • Jardin Avatar
  • Jardin Impressions
  • Jardin Émotions
  • Jardin d’Aval
  • Jardin Zen
  • Jardin La Manche
  • Jardin d’Amont

Uno dei punti salienti dei Jardins d’ Étretat è la presenza di sculture sparse per tutto il giardino. Le sculture, realizzate da artisti contemporanei, si fondono perfettamente con l’ambiente naturale, creando un connubio straordinario tra arte e natura.

Seducente le Jardin Émotions dove dai cespugli di bosso spuntano volti che rappresentano diverse emozioni e realizzati in resina poliestere e polvere di alluminio dall’artista Samuel Salcedo e note anche come Drops of rain, gocce di pioggia.

Le sculture presentano un’ampia gamma di emozioni umane: come l’attesa di un bacio o il fastidio che si intuisce in un broncio, la stanchezza o la soddisfazione, il dolore o il piacere. L’interpretazione di ciascuno di questi volti dipende soprattutto dallo sguardo dello spettatore.

Il giardino offre anche diverse terrazze panoramiche che si affacciano sulla scogliera e sull’oceano.

Etretat - Les Jardins d'Étretat

Se visitate Étretat non potete mancare una visita ai giardini per trascorrere un po’ di tempo in tranquillità con una rilassante passeggiata nel verde scoprendo angoli curiosi ad ogni passo.

Le Close Lupin

Le Close Lupin è stata la residenza estiva di Maurice Marie Émile Leblanc, il creatore di Arsenio Lupin.

La casa, costruita nel 1880, è oggi un museo dedicato al famoso ladro gentiluomo e al suo autore. E’ una visita piacevole fra gli oggetti, le fotografie e le opere d’arte legate al personaggio di Lupin. Il museo offre anche una panoramica sulla vita di Maurice Leblanc e sul suo processo creativo.

Cosa mangiare a Étretat: Moules frites

Le Moules frites, sono un piatto tipico della Normandia che offrono una bizzarra combinazione di cozze servite con le patatine fritte. Per la nostra prima esperienza abbiamo scelto Le Homard Bleu che da direttamente sulla spiaggia e sulle falesie. Le moules frites vengono servite in un capiente pentolino e possono essere marinate, con il formaggio, à la normande, con panna acida.

moules frites cozze normandia
Le Moules frites

Noi abbiamo adottato un nostra personale strategia. Dato che il sugo è sul fondo del pentolino le prime cozze sembrano insapori. Così per prima cosa le abbiamo ripulite tutte e poi ce le siamo gustate ben affogate nel loro sugo. I francesi intingono le patatine fritte direttamente nel sugo. Noi abbiamo chiesto del pane.

Pont de Normandie

Amiamo attraversare i ponti. Così come abbiamo fatto nel nostro giro della Danimarca con il Ponte Øresund.

E’ l’unico caso in cui, con il navigatore, abbiamo lasciato attiva l’opzione delle strade a pedaggio. Attraversare il ponte costa 5,80€ (nel 2023) ed è di certo un passaggio spettacolare con la sia accentuata schiena d’asino.

Costruito in sette anni e inaugurato nel 1995 era, a quell’epoca, il ponte strallato più lungo al mondo con una distanza da record tra i piloni. Oggi è comunque il ponte con la campata più lunga di Francia. Da qui avrete un bellissimo colpo d’occhio sull’estuario della Senna.

Honfleur

Situata sulla riva sud della foce della Senna, Honfleur è una cittadina portuale con un pittoresco porto turistico. Nel nostro caso siamo arrivati nel tardo pomeriggio e ci ha accolto con un’aria pesante e afosa da fare onorevole concorrenza alla peggiori giornate estive in Pianura Padana.

Il caldo ha di molto condizionato la nostra visita. Le abbiamo dedicato poche ore con una breve passeggiate serale nelle strade del centro storico con le tipiche case a graticcio e l’Église Sainte Catherine. Poi, seguendo delle indicazioni trovate in altro blog, abbiamo scarpinato in salita per dieci minuti verso Chapelle Notre-Dame de Grâce del XVII secolo, che prometteva una bella vista panoramica su Honfleur e sul Pont de Normandie. Purtroppo una volta arrivati in cima abbiamo visto che la vegetazione ostruisce completamente la vista sul ponte. A quel punto, decisamente affaticati dall’afa, siamo scesi verso il vecchio porto Vieux Bassin dove abbiamo preso un aperitivo.

Honfleur Francia - Vieux Bassin
Le Vieux Bassin – il vecchio porto

Il mattino dopo abbiamo deciso di lasciare Honfleur al mattino presto prima che il caldo, che già si faceva sentire alle otto, diventasse di nuovo insopportabile.

A titolo di informazione, nel nord della Francia Honfleur è conosciuta anche come la città in cui è più difficile parcheggiare.

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