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Ghetto di Venezia: un tuffo nella storia dell’ebraismo

Il ghetto di Venezia è il più antico d’Europa ed è proprio qui che è nato il termine “ghetto” per definire un’area chiusa per gli ebrei.

Ghetto di Venezia cenni storici

Il termine ghetto deriva dalla parola “Gèto” che significa fonderia, infatti nell’area del Ghetto Nuovo erano concentrate il maggior numero di fonderie veneziane.

Quando queste furono chiuse l’area venne destinata nel’500 agli ebrei.

Il fatto che da “Gèto si arrivi a “ghetto” sembra essere imputabile agli ebrei tedeschi giunti a Venezia che pronunciavano la G dura.

L’area dove si trova il ghetto di Venezia è suddivisa in tre parti: Gheto Vechio, Novo e Novissimo eContrariamente al nome il Gheto Novo è il più antico dei tre.

Per quanto riguarda la Serenissima il Gheto Novo era un’area ideale poiché è un’isola collegata la resto di Venezia da due ponti chiusi.

Agli ebrei era proibito uscire di notte e venivano di fatto confinati all’interno del ghetto dalla chiusura di entrambi gli accessi dal tramonto all’alba.

Museo ebraico Venezia

Da tempo volevamo dedicare del tempo alla parte ebraica di Venezia. L’occasione è stata la mostra Love is blind http://www.loveisblindforlove.it/web/ita/index.php.

Avendo l’appuntamento per la visita della mostra nel pomeriggio, abbiamo dedicato la mattina al ghetto di Venezia.

Nell’edificio che ospita il Museo ebraico http://www.museoebraico.it/ nel sestiere di Cannaregio si trovano anche due delle tre Sinagoghe che si possono visitare con una guida.

Noi siamo stati particolarmente fortunati perché la visita guidata in inglese aveva una trentina di partecipanti, mentre quella in italiano solo quattro.

Ma gli altri due partecipanti non si sono presentati quindi abbiamo avuto la nostra giovane e preparatissima guida tutta per noi.

Il museo è dedicato agli oggetti rituali e domestici delle festività ebraiche, dagli oggetti in argento, agli abbellimenti e puntali dei bastoni attorno a cui si arrotola la Torah.

In una nuova sezione si trova la videoinstallazione dedicata particolare è dedicata alla festa del Sukkot o della capanna, che ricorda la traversata del deserto degli ebrei in cammino verso la terra promessa.

Per questa festa ogni ebreo deve costruire un sukkà, una capanna appunto, anche nel terrazzo di casa ma secondo norme ben precise dettate dalla Torah.

Sinagoghe a Venezia

Il ghetto di Venezia conta cinque sinagoghe Sinagoga Scuola Grande Tedesca, Scuola Canton, Scuola Italiana, Scuola Levantina, Scuola Ponentina o Spagnola ciascuna dedicata a un specifico grupo di provenienza.

La Sinagoga Scuola Grande Tedesca e Scuola Canton sono presenti nello stesso edificio del museo. Di fatto si tratta di appartamenti che gli ebrei trasformavano in Sinagoghe e dato che per lo era un bene non ostentare la loro religione, dall’esterno non ci si rende davvero conto che il piano di una palazzina è un luogo di culto.

Sinagoga Scuola Grande Tedesca

E di rito ashkenazita, e risale al 1527. Si distingue per la sua forma trapezoidale che la rende singolare rispetto alle altre sinagoghe di forma rettangolare.

ghetto venezia sinagoga scola grande tedesca
Snagoga tedesca

Ci sono due luoghi centrali in una Sinagoga, la bimah un pulpito rialzato da dove viene letta la Torah e l’Aron Ha-Kodesh l’armadio sacro che custodisce i rotoli della legge. La sala in cui si trovano queste due luoghi della Sinagoga è dedicata agli uomini. Ogni Sinagoga ha un matroneo, un luogo da dove le donne possono assistere alla liturgia, quello della Scuola Grande Tedesca è elittico.

Scuola Canton

E’ la prima che si visita e ci si imbatte nell’accesso al matroneo girando per le sale del museo.

sinagoga scola canton
Sinagoga Scuola Canton

Si passa dalla Scuola Canton alla Scuola Grande Tedesca con la sensazione di essere sempre nella struttura ed invece sono poste in due edifici contigui che sono stati uniti da un corridoio.

Scuola Canton è più piccola e il matroneo si trova da un solo lato della sala.

Sistema di numerazione ebraico

Qui impariamo una cosa che non conoscevamo ovvero che l’ebraismo utilizza le lettere come simboli numerici.

Se una lettera ha significato di numero la si scrive con un punti al di sopra del carattere. Per capire di che numero di tratta occorre fare la somma delle lettere.

Ci pare una cosa un po’ complicata ma ha un risvolto interessante.

Dato che le lettere esprimono numeri succede che ad esempio le lettere per il termine “vivente” se sommate danno come risultato 18. Questa fa sì che il 18 per gli ebrei sia un numero fortunato.

Scuola italiana

Per visitare l’ultima sinagoga usciamo dal museo ci spostiamo di pochi metri.

Attualmente è aperta solo un certi periodi dell’anno in occasione di ricorrenze liturgiche. Anche in questo caso il matroneo si trova al di sopra della sala centrale riservata agli uomini.

Problemi strutturali ne impedisce di fatto l’utilizzo e quindi una sezione della sala centrale è stata dedicata alle donne.

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Sinagoga Italiana Canareggio

In ogni aspetto della vita religiosa di un ebreo, ci deve essere un dettaglio per così dire, sbagliato, fuori posto a ricordare la nostra imperfezione di umani.

Nella sinagoga questo dettaglio fuori posto è evidente nella pavimentazione. E lo lasciamo scoprire a voi.

Ristoranti Kosher Venezia

Se non è sabato e ci si trova in ghetto è pressoché imperativo mangiare Kosher e a Venezia si possono sfruttare due o tre opportunità. Senza dimenticare le panetterie che dispensano dolci e biscotti kosher.

Noi abbiamo provato il Gam Gam, molto famoso e dai prezzi accessibili. Il menu ovviamente presenta anche piatti della tipica cucina mediterranea ma noi ci siamo voluti mantenere sulla linea kosher. Abbiamo inoltre scoperto per chi, come SCRI, non ama, ma proprio per nulla, i formaggi la cucina ebraica vieta di mischiare carne e latticini. Quindi in un ristorante che serve carne non verrà mai usato il formaggio! Non solo in un vero ristorante kosher che serve carne formaggi e latticini non entrano neppure dalla porta.

Abbiamo aperto il nostro pranzo con una serie di antipasti israeliani con comprendevano falafel, humus, ceci, una salsa alle melanzane e altre verdure.

ristoranti kosher venezia selezione antipasti gam gam
Ristoranti kosher Venezia: selezione Gam gam antipasti cucina ebraica

Volendo provare più cose abbiamo scelto la Mussarà ovvero strati di melanzane e carne cotti al forno con e serviti una salsa della casa. Ci siamo poi divisi i Latkes di patate con salsa di mele e i carciofi fritti con Tehina. Abbiamo accompagnato il rurro con due birre israeliane leggere e. a dire il vero, senza infamia né gloria.

ristorante kosher venezia gam gam
Ristorante Gam Gam: Latkes di patate, carciofi fritti della cucina ebraica
Per un fuori porta a Venezia vedi GITA A CHIOGGIA: LA “PICCOLA VENEZIA”
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