La scrittrice abita qui

Sandra Petrignani
Neri Pozza, Vicenza, 2007
pag. 254 – 13,50 euro

Mi piacciono i libri che mi rimandano ad altri libri facendomi scoprire nuovi autori. E’ il caso di questo La scrittrice abita qui, ritratto personale, privato, di sei scrittrici del novecento viste attraverso le case che hanno abitato.
Da Grazia Deledda che ai primi del novecento si dibatte in amori più che altro platonici alla disperata ricerca di un marito che la porti via dalla Sardegna per farle raggiungere Roma, al suicidio di Virginia Woolf, in bilico sulla sottile linea che separa la normalità dalla follia.

In questo viaggio si attraversa la storia dell’anoressica Karen Blixen (in pratica morirà d’inedia) che torna in Svezia dopo il fallimento dell’attività di produttrice di caffé in Africa, gli ultimi anni di Marguerite Yourcenar in America vissuti a fianco di Grace Frick e Colette che dopo una vita passata a sfidare l’eccessivo passa gli ultimi dieci anni nel letto della sua “trappola” immobilizzata da una grave forma di artrosi.

Tutte donne dure, intrasigenti e allo stesso tempo fragili. Confuse incerte tra omosessualità ed eterosessualità, oppure con matrimoni praticamente bianchi ma con mariti che hanno saputo essere fondamentali per la loro riuscita di scrittrici.
Lascio per ultima Alexandra David Néel, che nel 1923 raggiunge Lhasa nel Tibet, città vietata agli stranieri. Non conoscevo la Néel, così ho preso il suo Viaggio di una parigina a Lhasa che sto leggendo.

La Petrignani fa, di queste scrittrici, dei ritratti quasi in presa diretta, raccontando impressioni ed emozioni nella sue visite dei luoghi abitati da queste donne. e in questi ritratti ci fa conoscere le loro storie più intime, scoprire gli oggetti che hanno amato o che non sopportavano, gli scrittoi dove scrivevano.

by Scri

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