La giornata della natura selvaggia, Djúpavík
C’è un giorno in cui ci ha sfiorato un senso di inquietudine nel guidare sulle strade islandesi? Sì, c’è. Il giorno in cui siamo andati a Djúpavík. Settanta chilometri di sterrato con il ciglio della strada a strapiombo sulle scogliere, pioggia inarrestabile, vento a bizzeffe, banchi di nebbia improvvisi e la consapevolezza che stavamo andando in un luogo in cui non c’era assolutamente nulla se non una fabbrica di aringhe abbandonata e un vecchio silos dove avevano suonato i Sigur Rós.
Però, che bellezza!
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