Expo 2015, le nostre visite
Abbiamo dedicato due giorni alla visita dell’EXPO 2015 di Milano. La prima, a inizio luglio, quando ancora non c’era la ressa, e la seconda in settembre quando, pur visitando la manifestazione di lunedì, le code a padiglioni come Giappone, Emirati Arabi Uniti e Kazakistan richiedevano comunque tre ore.
La nostra lista dei padiglioni visitati comprende:
Luglio:
Oman, Turkmenistan, Indonesia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Giappone, l’area dello Slow Food, Padiglione Italia e Padiglione Zero, i cluster del caffè e del cioccolato, il cardo delle regioni italiane, la rete del padiglione del Brasile e lo spettacolo serale all’Albero della vita.
Settembre:
Germania, Azerbaijan, Austria, Tailandia, Messico, Israele, Cina, Regno Unito, Iran, Usa, Vietnam dove abbiamo assistito a un’esibizione con strumenti locali, Corea del sud, Messico e il Future Food District della Coop.
In entrambe le visite abbiamo iniziato dalla fine dell’area spostandoci subito con la navetta People mover verso il Giappone in luglio e la Germania in settembre, due padiglioni fra i più gettonati.
Bilancio conclusivo positivo. Alcuni padiglioni meno noti come quello l’Azerbaijan ci sono piaciuti moltissimo. Altri un po’ meno. Bello il supermercato del futuro della Coop, dove toccando un prodotto si ottengono tutte le informazioni sulla provenienza, i valori nutrizionali e altre informazioni oltre ovviamente al prezzo. Speriamo che non sia un futuro troppo lontano.
A conclusione della nostra visita ci rimane la speranza che i progetti che abbiamo visto per una produzione alimentare più sostenibile, e in grado di essere prodotta anche in regioni impervie o con scarsità d’acqua, non siano solo delle belle idee presentate con l’efficacia degli effetti delle nuove tecnologie digitali, ma si traducano in un vero ripensamento di come utilizzare le risorse di questo nostro pianeta già ampiamente bistrattato.
Le foto:
Tutti i video in: www.youtube.com/scrical10
We dedicated two days to visit the EXPO 2015 in Milan. The first, in early July, the second in September.
Our list of the pavilions visited include:
July:
Oman, Turkmenistan, Indonesia, United Arab Emirates, Qatar, Kuwait, Japan, the area of Slow Food, Italian Pavilion and Pavilion Zero, clusters of coffee and chocolate, the thistle of the Italian regions, the network of the pavilion of Brazil and the evening show to the Tree of Life.
September:
Germany, Azerbaijan, Austria, Thailand, Mexico, Israel, China, United Kingdom, Iran, the US, Vietnam, where we witnessed a performance by local instruments, South Korea, Mexico and the Future of Food District Coop.
To avoid crowd, on both visits we started from the end of the Expo site using the People Mover shuttle to go there.
Final consideration is positive. We liked some lesser-known pavilions, such as Azerbaijan. Beautiful is the Coop Future Food district. You just touch a product to get all the information about the origin, nutritional values , other information and of course the price.
At the end of our visits we can only hope that the projects we’ve seen for a more sustainable food production will be reality and not just nice ideas presented with the effectiveness of new digital technologies.