09.08.15 – Le giornata del nostro viaggio al centro della terra – Þríhnúkagígur
E’ l’unica escursione che abbiamo prenotato dall’Italia. E l’abbiamo fatto perché questo è l’unico posto al mondo in cui si può scendere in tutta sicurezza nella camera magmatica di un vulcano dormiente. Il termine “dormiente” indica un vulcano ancora attivo ma che si trova in una fase di riposo, in attesa della prossima eruzione. Il Þríhnúkagígur (Thrihnukagigur )sta riposando da 4.000 anni e speriamo che continui a dormire ancora per molto, o comunque per almeno altre 24 ore! InsidetheVolcano, l’ente che organizza il tour propone diverse partenze nel corso della giornata – tutte condizionate dalla situazione meteo – e il prezzo (salato, 250€ a testa) comprende anche il transfer da e per Reykjavík.
Ci siamo prenotati per la discesa delle 10, quindi come richiesto alle 8.40 eravamo pronti per il pick up nella zona del vecchio porto. Il vulcano si trova a una trentina di chilometri a sud est di Reykjavík dove si trovano le piste da sci più grandi d’Islanda (ma ben piccole per i parametri delle nostre Dolomiti). Dal parcheggio delle piste si parte per una camminata di circa 30-40 minuti nel campo lavico circostante. L’escursione è facile, ma non sottovalutate il vento e siate sempre pronti a infilare maglioni, guanti e berretti, oltre a indossare scarpe da trekking. Sul percorso un ponticello abbastanza spartano passa su una delle fratture fra la placca euroasiatica e quella nordamericana. E’ come passare da un continente all’altro senza passaporto.
L’alternativa alla camminata è… l’elicottero che una delle guide ha definito come il mezzo per le persone pigre e dal portafoglio gonfio, aggiungiamo noi.
Una volta arrivati al rifugio ai piedi dell’entrata del cratere veniamo rifocillati con la tipica zuppa di verdure e carne mentre ascoltiamo il briefing in cui ci viene spiegato la struttura del cratere e come avverrà la discesa. Un po’ di storia sulla scoperta di questo cratere ci fa conoscere Árni B. Stefánsson il primo a discenderlo nel 1974. Sembra però che in questa sua prima discesa non ne fu particolarmente colpito dato che la luce del suo casco non gli permetteva di rendersi veramente conto delle spettacolo che lo circondava. Fu solo qualche anno dopo, quando una troupe televisiva scese nel cratere per realizzare un documentario e accese le luci per iniziare a filmare, che per la prima volta si realizzò quanto questo luogo fosse unico. Passò ancora un bel po’ di tempo prime che, tre anni fa, iniziassero le visite dell’InsideTheVolcano.
Il briefing si conclude con le istruzioni per indossare l’imbragatura e con l’avviso che è vietato raccogliere pietre all’interno del cratere. Veniamo infine divisi in tre gruppi da sei persone. Noi siamo nel secondo gruppo e inganniamo l’attesa con altra zuppa e caffè caldi.
Verso il centro della terra
Saliamo sulla piattaforma, del tutto simile a quelle utilizzate dagli operai per lavare i vetri dei grattacieli, agganciata a un sistema di carrucole e a un traliccio fissato sopra l’apertura del cratere. Iniziamo la discesa con uno scossone, non proprio il massimo pensando che abbiamo sotto i nostri piedi più di cento metri di vuoto. Dopo il primo tratto largo circa 4 metri in cui sbattiamo contro la roccia, la bocca del vulcano si allarga e procediamo con un andamento lento e uniforme. Sotto di noi il buio è spezzato da punti luminosi. Ma sono troppo in fondo perché possano illuminare queste pietre nere che ci circondano.
Man mano che scendiamo un anticipo di quello che vedremo si profila davanti a noi. Solo cinque minuti e raggiungiamo 120 m di profondità dove c’è la camera
principale in cui ci potrebbe stare comoda, comoda la statua della libertà e si avanzerebbe ancora dello spazio. Scendiamo dalla piattaforma, la nostra guida ci dà quarantacinque minuti per girare nel cratere. Siamo circondati da un caleidoscopio di colori; i gialli, rossi, verdi, marroni in diverse tonalità sono spalmati sulle pareti come se la natura avesse deciso di fare delle prove cromatiche. In realtà i diversi colori sono dati dalle differenti combinazioni di minerali nelle rocce. Per chi è in grado di leggerle, la conformazione di queste pareti indica quali vie la lava ha percorso per uscire dal camino.
Il cratere è unico al mondo e la sua esistenza è ancora un mistero. Di norma quando in un vulcano la lava si raffredda crea un tappo che ne occlude l’ingresso. Nel Þríhnúkagígur, invece, il magma sembra essersi ritirato nelle profondità lasciando libera la camera magmatica e regalandoci questo splendore in cui ci aggiriamo a volte un po’ sopraffatti dalla mancanza di punti di riferimento che ci crea una leggera sensazione di capogiro. Dalle pareti sopra le nostre teste uno stillicidio di gocce cadono sulle rocce qui sotto. Mentre ci aggiriamo con attenzione fra i sassi sdrucciolevoli pensiamo che proprio sotto i nostri piedi la terra incandescente pulsa e vibra preparandosi alla prossima eruzione.
Seimilatrecentosettantotto chilometri ci dividono dal centro terra e noi oggi ne abbiamo percorso i primi centoventi metri.
Dopo la discesa nel vulcano ci ritroviamo sulla via del ritorno dove la nostra guida…… si ferma per farci visitare una caverna creata dalla lava. Queste caverne si formano quando la lava superiore inizia a raffreddarsi mentre il fiume di lava sottostante continua fluire. Erano i rifugi preferiti per i fuorilegge e siccome il nostro pulmino è in ritardo la nostra guida, Saga, trova il tempo per raccontarci la storia di uno di essi.
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09.08.15 – The day of our journey to the center of the earth – Thrihnukagigur
This is the only tour we booked from Italy. And we did it because this is the only place on earth where you can get down safely in the magma chamber of a dormant volcano. The term “dormant” means an active volcano that is in a resting phase, just waiting for the next eruption. The Þríhnúkagígur is resting for 4,000 years and we hope it continues to sleep for much longer or, at least, for another 24 hours! InsidetheVolcano organizes the tour at a price of € 250 per person (price 2015). For details please visit: https://insidethevolcano.com/
Towards the center of the earth
We climb on the platform, similar to those used for washing skyscrapers’ windows. It takes us only five minutes to reach 120 m depth where there is the main room. Statue of Liberty could fit in this space without any problem. We step out from the platform and we are immediately surrounded by a kaleidoscope of colors. Yellow, red, green, brown in different shades are coated on the walls as if nature had decided to make some experiment with colors. The reason of them is that the rocks have different combinations of minerals. For those who are able to read them, the shape of these walls tells which way the lava took to leave the chimney.
This crater is unique in the world and its existence is still a mystery.
The center of the earth is 6.378 kilometers far from the top. Today we have covered the first 120 meters