Come assistere un anziano affetto da demenza: 13 consigli

Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2019

Come assistere un anziano affetto da demenza? E’ la domanda delle domande, emersa anche nel recente incontro di presentazione del libro “Io sono Nina – Storia di una demenza senile” alla Biblioteca di Gorgonzola. Tante storie, tutte diverse, di madri e padri anziani che compiono azioni “assurde” e di figli che non sanno come comportarsi. In questo articolo provo a darti qualche consiglio che ho raccolto in diversi siti che trattano di demenza e alcuni che arrivano dalla mia esperienza.

Cosa puoi scaricare alla fine di questo articolo:  “Manuale per i familiari delle persone con demenza” realizzato dalla regione Emilia-Romagna.

Una cosa su tutte: intende molto più di quanto credi

Ricordi Wolfgang il figlio del video-animazione pubblicato nell’articolo La demenza raccontata con garbo e verità? Ricordi la sua impazienza, la sua rabbia per quell’assurdo mettersi a cucinare della madre alle due di notte? Siamo stati tutti Wolfgang, è quasi inevitabile. All’inizio perché non si capisce, poi perché la fatica quotidiana del vivere accanto a una persona con demenza prima o poi si fa sentire.

Eppure questa non è l’unica via, come nel caso raccontato nell’articolo L’importanza della gentilezza nella demenza. Quello che dobbiamo tutti capire è che i nostri anziani genitori possono aver perso molte o tutte le loro capacità di relazionarsi al mondo ma ti assicuro che comprendono quando sei stanco, irritato o frustato. Percepiscono il tuo stato d’animo dai tuoi gesti, dal modo che hai di avvicinarti a lui o a lei.

E quando ogni altra comunicazione si dissolve, il contatto fisico di un abbraccio, di una carezza, di un bacio sono molto più utili di ogni altro tentativo di rapportarti al tuo genitore affetto da demenza. Avrà perso tutto, ma non la capacità di provare delle emozioni, quella sopravvive anche alla demenza. E di questo ti posso dare la mia testimonianza diretta:

Sensibilità. Forse l’unica cosa che si sottrae a questa demenza che scrive e cancella la sua mente in continuazione. Ma come per la matita che pur cancellandone il tratto lascia una traccia, così sembra essere per lei. Qualcosa nel suo profondo rimane. Una sensibilità alla vita che fa sì che il mondo che la circonda non le sia totalmente estraneo come a volte siamo portati a credere.

Tratto da “Io sono Nina” – Storia di una demenza senile

La fase iniziale, spesso ignorata, è quella più importante

Il video animazione che ho citato all’inizio di questo articolo rappresenta benissimo quella fase in cui i nostri anziani genitori manifestano i primi segni che qualcosa non va. Poiché però rimangono per la maggior parte attivi e autosufficienti non vi prestiamo molta attenzione. Poter invece accertare già in questa fase se si tratta di demenza o meno è molto importante perché una diagnosi precoce non salva il tuo genitore dalla malattia ma può migliorare la qualità della sua vita e anche della tua. E’ difficile perché “diagnosi precoce” significa renderlo partecipe della sua malattia, significa alzare il velo e metterla a nudo e non siamo sicuri di quella che potrebbe essere la sua reazione. Ma credi davvero che il tuo genitore nel suo profondo non sappia già che qualcosa in lui sta accadendo? E se il suo silenzio fosse una muta richiesta di aiuto?

Non esistono solo le parole, presta attenzione alle sue espressioni, a quello che ti comunica il suo corpo.

Se hai un dubbio sulla situazione del tuo genitore  che qualche rara volta fa cose “assurde”, anche se ancora è indipendente e vive da solo, parlane con il suo medico di famiglia. Una visita specialistica può concludersi con un nulla di fatto dato che ci sono diverse patologie transitorie che possono essere confuse con la demenza ma sono perfettamente curabili. Se invece la diagnosi dovesse essere proprio la demenza, iniziare questo percorso con lui per tempo può aiutarlo a conservare l’autonomia il più possibile e forse, anche liberarlo di un peso dando un nome chiaro alle strane sensazioni che prova dentro di sé.

Come assistere un anziano affetto da demenza: ecco i 13 consigli

Confusione, rumori, cambiamenti repentini causano disorientamento alla persona affetta da demenza. Se è ancora nella fase in cui riconosce il posto in cui vive come casa sua, il fatto di essere in un ambiente che conosce può aiutarlo a sentirsi più al sicuro. Nonostante questo la sua abitazione può nascondere tanti piccoli pericoli quindi guardati intorno e cerca di capire se puoi fare qualche piccola modifica che possa garantirgli una maggiore sicurezza.

1. Cerca di mantenere viva la sua autonomia il più a lungo possibile. Se il tuo genitore ha la passione del giardinaggio, o cura l’orto di casa, o ha sempre avuto degli animali domestici, lascia che continui a farlo sapendo però che dovrai sempre avere un occhio a quello che fa e nel caso di un animale controllare che abbia cibo e acqua.

2. Se è maldestro o compie azioni strane cerca di mantenere un atteggiamento positivo. Non è facile lo so. Considera che lui stesso, in un momento di lucidità, potrebbe sentirsi in colpa per quella “stupidaggine” che ha commesso. Non soffermarti sul suo errore, non chiedergli perché l’ha fatto, tanto non te lo sa dire. Parlagli con calma, rassicuralo e non credere alle sue promesse che non accadrà mai più. Predisponiti serenamente al fatto che la cosa si ripeterà e che tu non devi perdere la pazienza. Valuta invece se non ci siano dei piccoli cambiamenti che puoi fare per aumentare la sua sicurezza. E ricorda sempre che non lo fa apposta o per dispetto.

3. L’abbigliamento deve essere comodo, facile da indossare. Se comincia a uscire senza scarpe chiediti se non sia diventato per lui impossibile usare i lacci e inizia a sostituire le scarpe con versioni più comode con il velcro o con dei mocassini.

4. L’illuminazione in casa è importante. Le stanze devono essere ben illuminate evitando contrasti tra stanze in penombra e quelle illuminate.

5. Se ti accorgi che dimentica dove si trova il bagno o altre stanze, prova a identificarle con dei cartelli. A seconda della fase di demenza in cui si trova il tuo genitore puoi utilizzare una scritta o un disegno che ne riproduca la funzione. Per preservare la sua autonomia anche quando le difficoltà motorie si fanno più pesanti dota il bagno di sostegni accanto al water, bidet, doccia o vasca in modo che possa aiutarsi nei movimenti ed evitare brutte cadute.

6. Sempre per quanto riguarda le cadute sarebbe da evitare scendiletto e tappeti. Potrebbe non essere facile perché siamo tutti abituati ad avere un tappeto a bordo letto e questo cambiamento potrebbe essere troppo forte per il tuo genitore. Potresti provare con dei tappeti antiscivolo.

7. Se noti difficoltà di movimento puoi utilizzare poltrone e sedie con i braccioli per aiutarlo ad alzarsi e sedersi con più facilità. Se ne troverà giovamento sarà meno incline a rifiutarli.

8. Controlla che anche l’altezza del letto sia adeguata. Seduto sul letto il tuo genitore deve poter posare saldamente i piedi per terra per evitare che si sbilanci nell’alzarsi.

9. Se all’interno o all’esterno della sua abitazione ci sono dei gradini potresti evidenziarne il bordo con gli appositi nastri adesivi. In questo modo eviti che possa confonderli e magari non vederne uno e cadere.

10. Se il tuo genitore è ancora in grado di uscire di casa in modo autonomo ma ha avuto episodi di disorientamento, assicurati che nella sua carta di identità ci siano i tuoi recapiti telefonici. Controlla ogni tanto che ci siano ancora. Potrebbe buttarli via semplicemente perché sono una cosa in più che si trova nel portafogli.

11. Se il tuo genitore non è più in grado di uscire di casa potrebbe essere necessario chiudere a chiave la porta o il cancello esterno.

Poi s’incrina la sicurezza. Apre il cancello a chiunque, gente d’ogni tipo s’intrufola in casa. I vicini ci avvisano. Mettiamo un cartello sopra il pulsante di apertura ‘Non aprire a gente che non conosci’.
Forse lo legge, prima di aprire a chiunque.
Allora stacchiamo il pulsante dalla corrente elettrica. Non può più aprire. In pratica è blindata in casa. Non se ne accorge. Il giardino con le margherite è tutto il suo mondo.

Tratto da “Io sono Nina” – Storia di una demenza senile

12. Controlla che la sua abitazione sia sicura da un punto di vista ambientale, che l’impianto elettrico sia ben protetto, se già non c’è sostituisci il fornello del gas con uno che sia dotato della valvola di sicurezza che interrompe automaticamente la fuoriuscita di gas in caso non ci sia la fiamma accesa. Potrebbe essere necessario chiudere in un luogo sicuro farmaci, detersivi, alcolici.

13. Potrebbe essere necessario chiudere anche il cibo per evitare che il tuo genitore continui a mangiare tutto il giorno. Per Nina lasciavamo un’unica anta della credenza apribile dove poteva trovare qualcosa da spizzicare e quindi gratificare questo suo impulso.

Scarica ora il Manuale per i familiari delle persone con demenza realizzato dalla regione Emilia-Romagna. Oltre a questo ne potrai trovare molti altri in rete.

 

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