Sabato mattina tra le foto di Never Again

Il rituale viaggio di ScriCal nel nord-est ci ha dato l’occasione di visitare la mostra fotografica “Never Again” a Selvazzano Dentro, cittadina in provincia di Padova.
Ventisette foto dei fotografi veneti Paola Mischiatti, Michela Longo e Fabrizio Caron per raccontare il dramma della violenza sulle donne, che nel nostro paese coinvolge sette milioni di persone.
Nelle proprie foto di viaggio ScriCal utilizza esclusivamente il colore perché sono un modo per raccontare i luoghi che visitiamo e quindi il colore è funzionale alla rappresentazione delle realtà e dei paesaggi che incontriamo.
Gli autori di Nerver again utilizzano invece il bianco nero e la sua forza evocativa per far emergere, nel breve volgere di uno scatto, la cifra di una storia di violenza. Già perché queste foto sono tratte da esperienze reali e portano il peso del dolore, della paura, della soffocante sensazione di non avere alcuna via d’uscita.
Donne, in queste foto, accasciate, abbandonate, con le mani alzate nel tentativo di proteggersi ma donne presenti pur in una presenza dolorosa. Gli uomini invece, non compaiono e se lo fanno sono gambe, spalle, braccia, figure sfocate sullo sfondo, come a rappresentare che chi usa violenza non può dirsi “uomo” e non è quindi degno di essere rappresentato come persona nella sua interezza. Gli adolescenti sono gli unici che compaiono a figura intera nel momento in cui, accerchiando una ragazza, possono ancora decidere se il loro futuro sarà da uomini o orchi.
Gli altri, quelli che hanno già superato quel limite, smembrati o assenti sono comunque là, dietro a ogni donna accucciata in un angolo, abbandonata su un pavimento sporco, perché sanno vivere solo attraverso le loro vittime senza le quali non esisterebbero neppure. Il coraggio della denuncia è il messaggio che la mostra porta con sé, una denuncia che dissolvi l’orco perché, come disse G. K. Chesterton “Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisi.”
Gli orchi esistono e la nostra società ne è piena ma come le fiabe insegnano possono e devono essere sconfitti.