Capodanno a Lucerna Svizzera
Lucerna in Svizzera: meta da last minute senza stress
Una cosa è certa, andare a Lucerna (Svizzera) per il Capodanno significa non avere problemi per prenotare all’ultimo minuto, non avere ressa nelle stradine del centro storico, non essere all’estero con l’impressione di camminare per una via della tua città per la quantità di italiani che ci sono in giro.
La scelta di andare a Lucerna nella Svizzera tedesca è stata dettata dall’opportunismo. Cal ed io eravamo stati a Stoccarda nell’estate scorsa e avevamo acquistato il bollino annuale per utilizzare l’autostrada.
Sfruttato pochissimo ma ancora valido ci è venuta l’idea di utilizzarlo per il capodanno, considerando anche che da Milano – nostro punto di partenza – sono poche meno di tre ore di macchina.
Lucerna gioiello della Svizzera
La città è senza dubbio molto carina. Ci ha accolto con una leggera spolverata di neve perché, insomma, se uno va in Svizzera, la neve deve essere compresa nel prezzo!
Noi siamo arrivati il 31 dicembre e il nostro primo obiettivo è stato verificare se era ancora possibile passare il capodanno su uno dei battelli che fanno il giro del lago, ma anche in questo caso nessun problema nel prenotare un tavolo.
Sistemata la notte ci siamo dedicati al nostro primo giro della città. E’ praticamente impossibile non passare per il ponte coperto del Kappelbrueke il ponte di legno costruito nel 1333 e semi distrutto da un incendio nel 1993.
Sotto il tetto del ponte i dipinti del XVII di H. Waegmann che rappresentano episodi della storia di Lucerna.
Accanto al ponte la Wasserturm luogo in cui venivano custoditi i bottini di guerra e che veniva usata come camera di tortura.
Poco più avanti il secondo ponte di legno coperto “Spreuerbruecke“, ponte dei mulini.
Il centro storico è in gioiellino con le facciate delle case affrescate. Tra le altre cose da vedere merita il monumento al leone il Loewendenkmal che ricorda gli 800 soldati della Guardia Svizzera morti in difesa delle Tuilleries durante la rivoluzione francese.
Mangiare a Lucerna
Non molto lontano dal nostro hotel, che si trovava in piena zona pedonale di Lucerna, abbiamo trovato il Wirtshaus Taube (Burgerstrasse 3 – tel. 0412/100747) Original Luzerner Grossmutter-Spezialitaeten, ovvero piatti lucernesi e specialità della nonna.
Il menu è scritto, crediamo, nel loro dialetto e tradotto in tedesco e inglese. Abbiamo mangiato lì due volte spendendo una media di 70 franchi svizzeri per due persone (circa 44 euro al momento del nostro viaggio – 2004).
Un secondo locale che abbiamo provato è lo Stadtkeller, dove certe sere fanno musica dal vivo (15 franchi-9,60 euro per il concerto + la cena, di cui non ricordiamo l’importo ma più o meno simile al Traube). Si trova proprio di fronte al Ristorante Fritschi con la facciata modernamente affrescata e dove non sono riuscita ad andare oltre la soglia per la puzza di formaggio.
La sera del primo gennaio è stata una mezza tragedia perché moltissimi locali erano chiusi. Tra i pochi aperti nel centro storico (e dove non facessero la fonduta) c’era il Churrasco Steakhouse, già dal nome si capisce che non si tratta propriamente di cucina locale. Bistecche argentine. Buono, abbiamo speso 82 franchi svizzeri circa 52 euro.
Sono abituati a ricevere cibo. Lottano per esso. I gabbiani sono i più veloci e rapidi rubano i pezzi di pane a tutti gli altri, anche perché molto spesso il pezzo di pane che voi avete lanciato non fa in tempo a raggiungere l’acqua, loro l’hanno già acchiappato al volo.
Essendo volatili abituati all’uomo potete tenere il pezzo di pane con le dita e i gabbiani verranno a prenderselo direttamente da voi.
Capodanno a Lucerna in battello… svizzero
La compagnia di navigazione sul Vierwaldstaettersee (Lago dei Quattro Cantoni), la SGV, mette a disposizione due tipi di battelli a motore e a vapore.
Noi abbiamo scelto il primo spendendo circa 110 euro a testa (prezzi 2004) per il capodanno (che già ci è parsa una bella cifra). Su quello a vapore la cifra sarebbe stata di circa 150 euro e non ci sembrava che la spesa valesse la pena.
La scelta si è dimostrata azzeccata, è stato senz’altro un capodanno inusuale cenare su un battello con il panorama delle colline intorno al lago punteggiate da luce e addobbi natalizi. Siamo partiti alle 19.30 e questo ha segnato anche l’inizio della cena.
Per tutta la navigazione sul lago di Lucerna il nostro battelo, il Waldstaetter, ha fatto “a gara” con gli altri tre battelli, affiancandoli, superandoli, facendosi superare, finché in un punto imprecisato del lago le quattro imbarcazioni hanno formato un stella, portando molto vicine le prue l’una all’altra.
Naturalmente in quel momento tutti fuori dove la fredda brezza del lago non dava poi così fastidio… ma forse si compensava con il vino già bevuto!
Pochi minuti prima di mezzanotte siamo tornati a Lucerna e le quattro imbarcazioni si sono fermate a poca distanza dal Seebruecke che deve essere il luogo dove si incontrano i lucernesi perché il ponte era colmo di gente salutata con le sirene dei battelli.
Capodanno a Lucerna significa assistere allo scoccare della mezzanotte a un tripudio di fuochi d’artificio da tutti i lati, tanto che non si aveva il tempo di guardare dappertutto. Naturalmente i battelli hanno salutato il nuovo anno con un’altro alternarsi di sirene. Ci è piaciuto, è stato un bel modo per salutare il nuovo anno.
Il primo di gennaio: Interlaken – Jungfrau
Il primo gennaio è uguale in tutte le città. Strade deserte e un generale sonnecchiare dietro le imposte chiuse.
Anche il nostro primo gennaio non è proprio cominciato all’alba. Siamo riusciti ad acchiappare la colazione e poi via, ad Interlaken. Perché? Chiuso per chiuso ci siamo almeno fatti un po’ di strada tra le montagne innevate svizzere. E in fondo ho scoperto che la neve mi manca.
Quella spruzzata che un tempo cadeva ogni anno a cambiare i contorni delle cose e dare più luce alle giornate. Invece ora i nostri inverni sono bui e grigi e tristi.
Interlaken è un posto estivo più che invernale. Impossibile raggiungere gli oltre tremila del Jungfrau perché con il treno ci volevano un paio d’ore. Per chi vuole provarci può trovare informazioni qui sul trenino che parte da Interlaken.
Abbiamo fatto un giretto, pranzando in un luogo da dimenticare (ma non per Cal dato che le cameriere erano stile Baywatch (s)vestiario compreso!
Lucerna (Svizzera): Verkehrshaus Luzern – Museo dei trasporti
Il due gennaio l’abbiamo passato al museo dei trasporti e delle comunicazioni che ne ripercorre la storia in modo interattivo e con modelli o pezzi veri.
Cal ed io ci divertiamo un sacco in questo tipo di musei, schiacciamo ogni bottone che sia schiacciabile, spostiamo ogni leva che sia spostabile.
Peggio dei bambini, sì, non abbiamo alcuna remora ad ammetterlo. Non fatevi sfuggire il simulatore di volo e per cortesia non cercate di atterrare né di volare alla perfezione.
E’ uno dei pochi posti dove potete ruotare a 360 gradi su entrambi gli assi in tutta sicurezza, quindi volate come è impossibile volare su un aereo vero, e divertitevi ad andare a testa in giù scombinando tutti i riferimenti spaziali del vostro cervello.
All’interno del museo c’è anche il planetario con spettacoli diversi a diversi orari e il teatro IMAX con uno schermo di 19 x 25 metri, in pratica siete dentro il film!
La fonduta
Lucerna è la città di coloro che amano il formaggio. Molti locali offrono diversi tipi di fonduta e l’odore lo si percepisce anche nelle strade all’aprirsi o chiudersi delle porte dei locali.
Ma anche per chi, come me, il formaggio non lo sopporta proprio la vita è abbastanza semplice con qualche accorgimento.
- Primo: lasciate perdere i locali che dichiarano di fare la fonduta, se anche l’odore del formaggio vi da fastidio non riuscite ad oltrepassare la soglia.
- Secondo: attenzione alle pasticcerie “Heine” sono infide.
Vi presentano prima vetrine ricche di cioccolato, ma poi all’interno oltre il bancone dei dolci hanno quello dei cibi salati e lo shock da odore di formaggio è ancora più tremendo perché una pasticceria è l’ultimo posto in cui vi aspettereste di sentirlo!
Se dunque siete come me l’unica fonduta che è alla vostra portata è quella di cioccolato (per le stranezze della vita Cal ed io l’abbiamo mangiata a Piacenza! il giorno dopo il nostro ritorno da Lucerna), accompagnatela da frutta da “pocciare” nella cioccolata. Una vera delizia.