SCRICAL_logo

  Indice baltico/Index 

Note sul viaggio nelle Repubbliche Baltiche
La preparazione e alcune considerazioni al ritorno


1. Spunto per il viaggio e organizzazione
2. A caccia di informazioni
3. Muoversi in Estonia, Lettonia e Lituania
4. Cambio valuta e prezzi

Spunto per il viaggio e organizzazione
Il progetto di visitare le Repubbliche Baltiche l'avevamo da qualche tempo. Precisamente da quando avevamo visto una puntata di "TG2 Dossier" che presentava gli stati baltici poco prima del loro ingresso nella Comunità europea.
Anche per questi paesi il mese di agosto non è tra i migliori per effettuare il viaggio, molti turisti in giro di diverse nazionalità spagnoli, tedeschi, scandinavi e naturalmente italiani.
Per l'organizzazione del viaggio ci siamo rivolti ad una agenzia; poco il tempo a disposizione in paesi completamente sconosciuti per affidarci al caso. Siamo dunque partiti con le prenotazioni dei voli, degli alberghi (quattro alberghi per un totale di otto notti) e dell'auto presa a noleggio.
Abbiamo optato per un giro che partisse da Tallinn (Estonia, quella più a nord) per terminare a Vilnius (Lituania, la repubblica più a sud), passando Riga in Lettonia. Naturalmente le tappe erano nelle tre capitali, con unica eccezione per Klaipeda (Lituania), base per la visita della Penisola Curlandese.
Normalmente i tour operator organizzano un viaggio simile al nostro, ma da Vilnius a Tallinn: in effetti questo percorso garantisce "il meglio alla fine", cioè la città di Tallinn, senz'altro la più carina tra le tre capitali.


A caccia di informazioni
Sebbene le Repubbliche Baltiche non siano più una meta inusitata la preparazione del viaggio ci ha posto qualche problema. Innanzitutto abbiamo trovato solo due edizioni di guide esclusivamente dedicate agli Stati baltici. Anche la rete non abbonda di informazioni. Per il nostro giro dell'Andalusia di tre anni fa (ScriCal non era ancora nata, quel viaggio non è documentato qui) avevamo trovato informazioni in abbondanza compreso in quali posti andare a mangiare nelle città che abbiamo visitato.
Per le repubbliche Baltiche invece poco nulla, tant'è che nei siti che tracciano il percorso da un posto ad un altro il dettaglio di città come Vilnius non era neppure disponibile.

Muoversi in Estonia, Lettonia, Lituania
L'auto a noleggio è stata senz'altro una scelta vincente, non fosse altro che per la libertà di orari e itinerari che garantisce per gli spostamenti tra una tappa e l'altra.
Tutto il viaggio ha comportato poco più di un migliaio di chilometri con tratte massime giornaliere comunque inferiori ai 400 km (detestiamo dover fare le cose di fretta e volevamo avere la più ampia possibilità di fermarci durante il percorso se qualcosa avesse attirato la nostra attenzione).
Per contro, abbiamo sempre lasciato l'auto ben parcheggiata durante le nostre escursioni cittadine. A meno che non si intendano visitare i dintorni (noi avevamo un solo giorno intero per ogni città quindi abbiamo preferito passarlo nei vari centri storici) l'auto non serve nelle città: i centri sono piccoli e tranquillamente esplorabili a piedi, senza neppure la necessità di mezzi pubblici.
Negli spostamenti interurbani ci siamo sempre trovati più che bene. La rete stradale di Estonia e Lettonia non dispone di autostrade, ad eccezione di qualche decina di chilometri intorno a Tallin senza pedaggio.   Le strade sono in buone condizioni anche se non sempre perfette e il traffico è ridottissimo.  Non è stato infrequente fare chilometri e chilometri incontrando qua e là solo qualche altra auto.  Ancora più rari i camion.   Se, come sembra, la rete ferroviaria è poco sviluppata e il traffico commerciale su ruota quasi assente, per lo meno secondo i nostri canoni, c'è da chiedersi come viaggiano le merci attraverso le repubbliche baltiche.
La benzina, disponibile a 93, 95, e 98 ottani, costa poco meno di un euro (95 ottani) e le stazioni di servizio non mancano. Degno di nota è stato il rispetto quasi maniacale, soprattutto in Estonia, dei limiti di velocità. Non sappiamo se per senso civico o timore della polizia (presente sulle strade ma non certo abbondante) ma i cartelli con i limiti dettano veramente legge, da quelle parti.   Nelle città, invece, i Baltici rivelano una guida un po' più sportiva, dove il pedone è tollerato (purché attraversi sulle strisce) e non risparmiando colpi di clacson all'automobilista indeciso (noi) all'affannosa ricerca di una corrispondenza degli impronunciabili nomi di vie cittadine sulla propria cartina.
In Estonia e Lettonia è obbligatorio viaggiare con i fari accesi sempre e dovunque.

Cambio valuta e prezzi
Cambiando tre stati in otto giorni si deve, gioco forza, ritornare alle vecchie abitudini del cambio della valuta. Il valore poi delle tre monete non è uguale rispetto all'Euro e alla fine un po' di confusione la si fa. In Estonia c'è il Kroon e il cambio è 1 euro = 15 EEK (è la sigla della moneta, il cambio è a Agosto 2005), in Lettonia il Lats (lati al plurale), 1 euro =0,68 Ls, infine in Lituania ci sono le Litas e 1 euro = 3,43 Lt. In tutti e tre gli stati il costo della benzina è di poco inferiore a un euro; 13,55 EEK, 0,59 Ls, 3,10 Lt. I prezzi sono inferiori che da noi: abbiamo ben cenato e ben bevuto in media con 20 Euro. Ma la sensazione è che si stanno rapidamente adeguando agli standard europei.
Per cambiare la valuta sono disponibili numerosissimi chioschi, convenienti e spesso senza commissioni. Anche le banche offrono un buon appoggio in tal senso restando aperte fino a sera inoltrata, sabati compresi. Alcune, però, richiedono il pagamento di una commissione.

by ScriCal