|
|
L'arrivo e l'albergo
All'aeroporto di Tallinn abbiamo preso la macchina prenotata con il viaggio e che lasceremo a Vilnius, conclusione del nostro itinerario. E' una Clio, quanto basta per noi e le valigie. Dopo aver letto gli opuscoli alle frontiere consigliamo di avere un'auto che consenta di non lasciare nulla di visibile sui sedili, se si deve lasciare la macchina. A noi non è successo assolutamente nulla e non ci siamo mai sentiti in un clima di delinquenza diffusa. Ma se ti invitano a non attirare l'attenzione dei "locali" la loro buone ragioni le avranno. a prima faccia che Tallinn ci mostra è quella di un enorme cantiere aperto, con molti palazzi in costruzione e facciate in cemento e vetro. Il Radisson SAS Hotel è uno di questi. Finiamo al quattordicesimo piano dei ventiquattro disponibili e qui, dall'ampia finestra della stanza possiamo praticamente guardare i palazzi vicini dritto negli occhi. Dove abbiamo cenato Per la nostra prima sera ci siamo senz altro affidati al suggerimento della guida. Del resto appena arrivati nei pressi del ristorante Olde Hansa in Vanaturg 1 nei pressi del municipio, riesce difficile non essere attratti dall'esperienza. Sebbene fosse possibile sedersi all'aperto abbiamo preferito provare l'atmosfera interna, con la luce soffusa delle candele sui tavoli, le panche di legno, i camerieri con costumi medioevali o ispirati a quell'epoca e le birre servite in brocche di terracotta. Abbiamo mangiato un piatto di pesce misto con verdure e uno di maiale alla birra e abbiamo provato la birra al miele e quella alle erbe. Tutto abbondante e buono. Una menzione speciale alle birre, molto particolari con un gusto per noi assolutamente nuovo e gradevole. Abbiamo speso 447 EEK, trenta euro. Durante la cena abbiamo anche potuto godere della esibizione di alcuni musici che per cantare dell'amore si sono avvalsi di un testo in latino. Stona il fatto che ti chiedano la nazionalità per portarti il menu nella tua lingua. Ma si sa che "business is business" e gli estoni lo stanno imparando molto bene. La seconda sera ci siamo fatti attrarre dalla distilleria della Beer House in Dunkri 5. Dal nome non certo invitante, il locale garantisce comunque piatti della cucina estone. Abbiamo tentano un approccio alle sale interne, ma ne usciva una musica ad un volume così alto che abbiamo preferito le panche all'esterno, da dove abbiamo avuto lo spettacolo di un gruppo di inglesi nel ristorante di fronte che facevano a gara a chi riusciva a tenere mezzo litro di birra sulla fronte, dopo - naturalmente - averne incamerati un bel po' di mezzi litri. A cal è arrivata una gamba di maiale, o comunque ci assomigliava molto, comprensiva di femore che spuntava dalla carne. Io non ricordo. Abbiamo però aspettato molto, cercando anche di ingannare l'attesa con il pane nero all'aglio. In effetti qui abbiamo bevuto tre birre scure equivalenti a un litro e mezzo! Qui abbiamo speso 465 EEK, 31 euro, ed abbiamo mangiato mene bene rispetto all'Olde Hansa, anche se la birra anche qui merita. Dove abbiamo
pranzato Dove
abbiamo acquistato
|