La traiettoria della neve – Jens Lapidus
La traiettoria della neve
Jens Lapidus
Mondadori, 2010
pagg. 607 – € 5
Primo di una trilogia dedicata a Stoccolma, La traiettoria della neve, ha nel titolo un’ambiguità che si scopre man mano che si procede con la lettura. L’ho acquistato per l’offerta per il lancio della trilogia che offre questo primo volume a 5 euro. Non ho però ancora deciso se proseguirò anche con gli altri. Di certo è uno squarcio diverso da quello di Larsson sulla città di Stoccolma, uno squarcio che cozza frontalmente con l’idea che possiamo esserci fatti di una Svezia dove tutto è perfetto, la vita per forza bella e tutti tranquillamente felici.
Easy Money-the Stockholm Noir Trilogy. Stockholm underworld is the gutter where all of Swedish society waste ends up: drug addicts, prostitutes, gangsters, thieves, gangs… Each focused on defending its territory and turning a profit at any cost, they play freely throughout the pages of a cutting novel where police make their appearance only in legal documents.
La Stoccolma che ci presenta Lapidus è una città di giovani e meno giovani insoddisfatti senza molte idee più attenti alle griffe per essere accettati nei giri buoni che a ideali di solidarietà sociale. E’ la storia dell’arrampicata sociale di Johan Westlund, JW, figlio di una famiglia piccolo borghese della provincia che studia economia e commercio e che ha una sorella scomparsa nel nulla qualche anno prima.
Di Mrado Slovovic picchiatore della mafia slava di Stoccolma, che tenta di emergere nella gerarchia del clan. Ma soprattutto è una lucida descrizione dei percorsi della coca, delle modalità di spaccio negli ambienti “IN” della città in cui ne fanno uso i figli, ma anche i padri anche se in feste di sesso e droga separate. Lapidus è avvocato e si è occupato molto di droga nel suo paese. La novità del suo è senza dubbio che, rispetto ai molti altri autori svedesi, il suo non è il punto di vista del poliziotto o dell’investigatore, ma quello del delinquente.