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Val Tidone e Pavia: in giro per cantine

Val Tidone

Una domenica di pioggia e vento per cantine della Val Tidone, con puntata finale in una deserta Pavia. La valle infatti è situata tra le province di Piacenza e Pavia che fanno parte di quell’area sull’Appenino chiamata “Quattro Provincie” e si compone di:

  • Alessandria, in Piemonte in val Borbera, valle Spinti e val Curone
  • Genova, in Liguria in val Trebbia, val d’Aveto, valle Scrivia, val Fontanabuona
  • Pavia, in Lombardia in valle Staffora
  • Piacenza, in Emilia-Romagna in val Trebbia, val d’Aveto, val Boreca, val Luretta, val Nure e val Tidone

Storicamente zona di transito per commercianti, eserciti, pellegrini e viaggiatori, vi passavano antiche percorrenze come la via Postumia (tracciata da Aulo Postumio Albino nel 148 a.C.) che collegava Genova ad Aquileia; la via Francigena, che durante il Medioevo portava i pellegrini dalla Francia a Roma e da qui a Gerusalemme, la via degli Abati che partiva da Bobbio, la via del sale attraverso la quale transitava, verso la pianura Padana, il sale proveniente dalla Liguria. (Tratto da Wikipedia).

Dopo il nostro girovagare per cantine siamo arrivati in una deserta Pavia, tanto deserta e chiusa da farci temere che avremo saltato il pranzo. Ed invece Cal con un colpo d’occhio geniale ha scovato un minuscolo cartello che indicava la direzione per l’Osteria della Madonna, dove il menu proponeva dei primi particolari. L’unica cosa è che il gnocco fritto pavese non ha nulla a che vedere con quello piacentino ben più gonfio e generoso nelle dimensioni.

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